di Alessandra Pierini (foto Federico De Marco)
«Piero Cesanelli. Un uomo libero, difensore del bello, della cultura, del buon gusto. Un punto di riferimento. A Musicultura il compito di conservare il suo ricordo e proseguire il suo percorso». Con queste parole Enrico Ruggeri, conduttore dell’ultima edizione di Musicultura, saluta il patron della manifestazione alla quale affida l’eredità del direttore artistico, ideatore e promotore per decenni. In queste ore la “famiglia” di Musicultura e quella della Compagnia si sono riunite nella camera ardente allestita nel palazzo del Comune a Recanati, sua città natale in cui hanno avuto inizio anche Lunaria e La Compagnia, altre due sue creature rimaste orfane.
Immancabile la musica in sottofondo e la sua foto in occhiali scuri campeggia sulla parete e, come sempre, al suo fianco c’è Paola Promisqui. compagna di vita che ha sposato nel 2013, sempre nelle sale comunali dove oggi pomeriggio in tanti sono arrivati per salutarlo ancora una volta e che domani alle 11 faranno da palcoscenico al suo ultimo viaggio con una cerimonia laica. In molti, vicini a Cesanelli, musicalmente, culturalmente o sentimentalmente, stanno portando il loro omaggio a un uomo che nel territorio e nel mondo della musica ha lasciato un segno profondo.
E quelli che mancano fisicamente, sono presenti virtualmente attraverso i social. «Era un gentiluomo – commenta John Vignola, la voce di RaiRadio1 che da molti anni racconta Musicultura – Ha portato un’idea a farsi Festival, competizione con garbo, momento di grande convivialità. L’idea è quella che la canzone sia un atto poetico, culturale e musicale ed è ancora in voga. Piero Cesanelli purtroppo non c’è più, ma di sicuro Musicultura rimarrà fedele a questa idea, come le rimarremo fedeli tutti noi che amiamo il materiale resistente che si canta e si condivide, anche in Italia. Ciao, Piero».
«Profonda tristezza» scrive Paola Turci, commentando l’annuncio dato da Musicultura dopo la morte del suo fondatore. C’è poi il cuore silenzioso di Carlotta Tedeschi che da anni calca il palco di Musicultura raccontando per RadioRai quello che accade. E ancora Maldestro, giovane cantautore napoletano, che sottolinea: «Un uomo che ha dato la possibilità a molti giovani di esprimersi e di emergere e di credere profondamente nella canzone d’autore».
Esprime il suo cordoglio il presidente della Provincia Antonio Pettinari. «Chi conosceva Piero Cesanelli ne restava affascinato: uomo colto, sensibile, curioso e grande artista innamorato della sua terra, con il suo festival ha contribuito a far conoscere Macerata e l’Arena Sferisterio in tutto il mondo. La comunità provinciale deve eterna gratitudine alla fondamentale opera di promozione del nostro territorio svolta da Piero e da Musicultura. Ho avuto il privilegio e l’orgoglio di essere suo amico, per questo posso testimoniare l’attenzione e l’interesse che aveva per la soluzione dei problemi della nostra gente; sapeva ascoltare e, se richiesto, era disponibile a dare consigli e suggerimenti. Ogni incontro era un’occasione piacevole e soprattutto utile per approfondire anche i temi inerenti l’attività istituzionale. Era una persona tanto semplice e umile quanto geniale e ricca di sentimenti veri e autentici. Ogni volta che era necessario portare un contributo a una manifestazione, in un teatro, in una piazza e persino in una iniziativa come la Raci, la Provincia ha sempre potuto contare su Piero e sulla sua compagnia di Musicultura». Lo omaggia anche Rossella Ghezzi direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Macerata: «Musicultura – scrive – è stato il grande regalo di Cesanelli alla città di Macerata, ai suoi cittadini e ai suoi studenti, che hanno visto avvicendarsi su quel palco grandi cantautori italiani e tantissimi talenti emergenti. I rapporti con l’Accademia di Belle Arti di Macerata sono sempre stati floridi, ricchi e costruttivi e moltissime le iniziative condivise negli anni, sempre rivolte al coinvolgimento dei più giovani e alla loro crescita culturale e professionale».
Si unisce ai ricordi quello del sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi: «Serberemo sempre nei nostri cuori – scrive il Sindaco Giuseppe Pezzanesi – le bellissime serate proposte in piazza della Libertà con La Compagnia di Musicultura. Spettacoli bellissimi e coinvolgenti che riproponendo i brani più belli della musica italiana, ci hanno fatto riscoprire la nostra storia più recente, emozionandoci. Grandi eventi proposti con garbo e straordinaria cultura, non solo musicale, da Piero Cesanelli. La nostra terra perde una persona dalla grande educazione e signorilità e dalla arguta intelligenza che ha lasciato un segno indelebile nel nostro immaginario, una eccezionale persona che è riuscita a far sì che ogni canzone che ha segnato la nostra vita, divenendone colonna sonora, la troviamo, come per magia, all’interno dei suoi bellissimi spettacoli». E a testimoniare i tanti mondi in cui ha gravitato Piero Cesanelli, arriva il ricordo di Adolfo Guzzini: «La perdita di Piero Cesanelli, ideatore e direttore artistico di Musicultura, diventata nel tempo tra le più importanti eccellenze culturali del territorio, lascia un vuoto incolmabile. Piero, inventore di nuovi orizzonti culturali, è stato uomo dalle raffinate capacità di cogliere e promuovere la creatività. Il gruppo Guzzini, che attraverso le proprie aziende ha sostenuto e condiviso alle origini la sua visione innovatrice, si unisce al lutto della famiglia e dell’associazione Musicultura».
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