Anziana uccisa per 60 euro,
il vicino di casa a giudizio:
affronterà la Corte d’assise

IN AULA - Si è svolta questa mattina l'udienza davanti al Gup per il 58enne Maurizio Marinangeli, accusato dell'omicidio premeditato di Emma Grilli, uccisa il 17 luglio 2018. Per la procura il movente sarebbe stato un piccolo debito. L'uomo deve rispondere anche di rapina

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Maurizio Marinangeli

 

 

di Federica Serfilippi

Omicidio di Chiaravalle: Maurizio Marinangeli rinviato a giudizio. Nessun rito abbreviato. La partita si giocherà davanti ai giudici della Corte d’Assise di Ancona. Il processo inizierà il 4 ottobre. E’ quanto deciso questa mattina nell’ambito dell’udienza preliminare presieduta dal gup Paola Moscaroli. Presente in aula l’imputato, difeso dagli avvocati Raffaele Sebastianelli ed Emiliano Carnevali. Da un anno, Marinangeli è recluso a Montacuto con l’accusa di omicidio premeditato e rapina. Il delitto, il 17 luglio 2018, nell’appartamento di via Verdi abitato dall’85enne Emma Grilli, trovata senza vita dal marito Alfio Vichi in una pozza di sangue. Oltre 40 le ferite d’arma da taglio provocate da un coltello da cucina ravvisate sul corpo dell’anziana al termine degli accertamenti autoptici. Un fendente alla gola le era stato fatale. Da casa erano spariti quattro gioielli, poi rivenduti a un Compro Oro di Falconara. Qualche giorno dopo il delitto c’era stato il fermo di Marinangeli, 58enne vicino di casa della vittima affetto da ludopatia. Per il pm Paolo Gubinelli è lui il killer dell’anziana. E sarebbe stato lui a rivendere la refurtiva il giorno stesso dell’omicidio a un Compro Oro di Falconara.

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I gioielli rubati alla vittima

Il movente? Un debito da 60 euro contratto con un amico. Proprio per ripagarlo, Marinangeli – secondo l’ipotesi accusatoria – avrebbe premeditato il delitto. Completamente diversa la ricostruzione della difesa, motivo per cui è stato deciso di non affrontare il processo con riti alternativi. Si andrà a dibattimento. Il 58enne ha sempre rigettato le accuse, sostenendo di non essere stato lui a uccidere l’anziana. Piuttosto, nell’ambito di un interrogatorio davanti al pm avvenuto lo scorso maggio, ha confermato di essere stato lui ad andare al Compro Oro per rivendere i gioielli e incassare 400 euro. Ma i monili, sostiene l’imputato, gli erano stati dati da un ragazzo albanese domiciliato a Falconara, attualmente in carcere per reati che non hanno nulla a che fare con l’inchiesta dove è finito Marinangeli. Lo straniero gli avrebbe chiesto di andare al Compro Oro per vendere i gioielli, senza specificare la provenienza degli oggetti attraverso cui incassare i contanti.

(servizio in aggiornamento)

 

 

 

 

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