Da Lorena Polidori, ex segretario provinciale di Forza Italia (si è dimessa lo scorso anno), riceviamo un intervento sulla ricostruzione post-sisma:
Una gita a Castelluccio di Norcia per godere delle bellezze della natura di quei luoghi si è subito trasformata in un’angosciosa riflessione sullo stato dell’arte della ricostruzione post sisma. Alla grandezza ed alla forza della natura, alla bellezza dei campi anche se ancora poco infiorati, ai segni evidenti degli effetti del sisma sul monte Vettore, si contrappone l’incapacità e l’insipienza manifestata dai politici che si sono occupati di questi territori. Il Pd prima, ed il governo attuale in questa situazione a trazione grillina dopo. Sembra non si voglia rinunciare ad usare la ricostruzione come terreno di battaglia politica, in barba alle necessità della popolazione, senza il benché minimo “buon senso del padre di famiglia”. Così, norme nate per il sisma dell’Emilia, tutto in pianura, si è pensato bene di mutuarle nei nostri territori, collinari e montani con grande dispendio di risorse : come non riflettere su chi ci avrà guadagnato? Di certo non la popolazione.
La realtà è che i Cinque Stelle hanno paura di modificare l’impianto normativo, che andrebbe totalmente rivisto, perché temono l’opposizione del Pd. Già il Pd, che si comporta come se non avesse colpe, a partire dal livello nazionale per finire al vicecommissario Ceriscioli. Il quale comunque ha trovato il modo di far pervenire un po’ di fondi nella sua Pesaro: un po’ lontano dal cratere no? Ma che importa, della popolazione, delle attività, della visione dello sviluppo, della memoria dell’identità: concetti che chi li sostiene viene considerato, una “scocciatura”. Ma 77mila progetti, chi crede si possano finanziare con il credito di imposta? Con il ritmo attuale ci vorranno tra i trenta ed i quaranta anni. Per chi quindi la ricostruzione, se non per i giovani? La politica però si è guardata bene dal proporre per loro una strategia mirata. Speriamo si faccia ora. Ma quanto bisognerà ancora aspettare? Le prossime elezioni regionali il prossimo anno? L’eventuale nuova legislatura che potrebbe essere più vicina di quanto si pensi? Nel frattempo la popolazione residente, resiliente, sarà ancora presente, o si attende cinicamente che ci pensi il tempo che passa? E dell’opposizione chi ha preso posizione? Il silenzio è tombale: Leu difende il suo Errani, Forza Italia non pervenuta, nonostante qualche passerella sgangherata dell’ormai ex presidente del Parlamento Europeo con il fido Fiori.
Tutti hanno paura di farsi male con il problema: ma è da vedere se si fanno più male non occupandosene. Evidentemente la gestione del sisma di Ceriscioli è condivisa. Inciucio o co-interesse? E così ci siamo visti piombare in campagna elettorale alle europee il vice segretario Pd Paola De Micheli a pontificare: lei che non doveva nemmeno parlare. Ma ovvio con l’attuale impalpabile Piero Farabollini come Commissario straordinario se lo è potuto permettere. A proposito doveva essere il Commissario espressione della Rete delle Professioni tecniche, invece si sta comportando come il peggiore nemico dei progettisti. E intanto i tecnici vengono sottoposti a continue pressioni al limite del deontologico, selezionando quando possono i progetti per non rimetterci troppi soldi: perché il pubblico ha speso e spaso denaro a volontà, per la ricostruzione privata, nonostante la campagna del “tutto è pagato”, in realtà si va sempre in accollo: cioè il privato deve metterci soldi suoi! Ma questo, nessuno lo dice, è la sorpresa a fine istruttoria. Così ci nasce pure qualche lite ancora prima di iniziare il cantiere. Oltre il danno anche la beffa. Ritorno mesta e riflessiva da Castelluccio di Norcia lasciandola lì tra le macerie ancora non rimosse, dove il tempo sembra essersi fermato tre anni fa. L’Italia, questa nostra amata Italia, ma che paese è diventato?
30 o 40 anni fa in tempo a tornare altre 3 o 4 volte il terremoto.. Quindi rimane 60% sempre rotto capito.
Che vergogna
Imbarchiamoci su un gommone qualcuno di sicuro verrà a soccorrerci... poi diciamo che siamo i terremotati del centro-italia
Loredana Giordani far morire gente in mare quindi le sarebbe d'aiuto? Patetico commento.
Debora Fratini veramente il commento era ironico... il mio pensiero è,che questo mondo è di tutti e Noi non siamo nessuno per dire chi può mettere piede o no in un territorio ,quindi con me ha sbagliato proprio sermone
Loredana Giordani niente sermone il mio, è ciò che penso, mio cognato ha avuto una casa rasa al suolo da dai due terremoti, non per questo , ironizza sulla pelle di disperati
Debora Fratini sa chi è che ironizza sulla pelle dei disperati? Quelle come lei che vede il marcio anche dove non c’è...se la mia ironia la offesa le chiedo scusa, ma piangersi addosso non si va da nessuna parte
Debora Fratini il nostro DOVERE è salvare vite umane e da italiana sono orgogliosa , ma nostro DOVERE è anche protestare per essere stati lasciati soli con le nostre macerie non crede?
PERDETE UN MOMENTO DEL VOSTRO TEMPO A LEGGERE QUESTO POST NE VALE LA PENA #MARCHE #TERREMOTO #MACERATA Questo messaggio che voglio rendere pubblico (ovviamente autorizzata dalla diretta interessata) arrivatomi oggi a seguito del mio commento sulle ZONE TERREMOTATE, rende perfettamente l'idea dello stato d'animo di chi ha vissuto la paura del #terremoto prima e la costernazione per aver perso tutto dopo. Poi quando con il trascorrere del tempo matura la consapevolezza che nonostante le tante promesse nulla sarà più come prima, subentra l'amarezza e lo sconforto. Quando sabato sono arrivata in quelle zone non ho potuto fare altro che prendere atto a distanza di tre anni (sono tanti, troppi) di come il tempo lì abbia smesso di scorrere, da persona, da mamma, da cittadina e anche da appartenente alla categoria politica, la sensibilità non ha potuto fare altro che prendere il sopravvento, come la memoria, che mi ha riportata alla tanta paura vissuta in quei mesi interminabili che ci avevano tolto serenità, destabilizzato il quotidiano e anche incrinato qualche certezza futura. Ora, leggendo questo messaggio mi rendo ancora più conto dopo essermi (non mi vergogno a dirlo) commossa di cosa abbiano vissuto e stiano ancora vivendo chi quella tragedia la può raccontare così troppo da vicino. Un abbraccio affettuoso a questa ragazza "TERREMOTATA CAMERTE" e l'augurio più sincero e caloroso che riesca a ritrovare la serenità perduta, come lei, i tanti altri conterranei nella stessa situazione. MESSAGGIO "E' scritto sui libri della nostra storia. Siamo pochi, ma abbiamo molto e quel molto fa gola. Le prossime guerre saranno per l'oro blu, l'acqua. Pensa alle nostre sorgenti. Come dice un Sindaco dell'entroterra maceratese: "Abbiamo l'aria, l'acqua e la disperazione, e questa non la vuole nessuno". Aggiungo che lavorano sulla disperazione, per raggiungere l'esasperazione e poi banchettare sulle nostre carcasse. Piango spesso, da sola, non mi piace la compassione, ma tra tanti difetti che abbiamo una cosa la posso dire: che siamo un popolo di una dignita', amor proprio e di una educazione che non ha pari. Come sai ho perso tutto, a livello materiale (case, lavoro) poco importa di ciò, ma soprattutto a livello sociale in un attimo strappati via sentimenti, amici, storia, cultura e se vogliamo abitudini, con il cuore che soffre senza possibilità di diagnosi. Credo sia il peggiore periodo delle nostre-mia vite-a".
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Commento che non fa una grinza. Trovo giusto anche chiedersi se bisogna sperare per il prossimo anno in una nuova legislatura che prenda di petto il problema. Tolti il Pd e i giallo verdi perché il primo è stato fallimentare e difficilmente si salverà dallo tsunami che sta per travolgerlo, i secondi se pur più lontani ma anche politicamente più importanti,rappresentano il Governo ma hanno dimostrato la stessa sensibilità di un Ceriscioli con tutta la compagnia, quindi mi chiedo chi dovrebbe vincere? Ci stiamo finendo movimenti e partiti.