di Giacomo Gardini
«La Regione e il commissario aprano gli occhi: con questa assegnazione di personale impiegheremmo 27 anni per ricostruire la città». Scoppia la rabbia del sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi. Nella conferenza stampa di questa mattina, spalleggiato dagli assessori Giovanni Gabrielli e Fausto Pezzanesi, e dai consiglieri Stefano Salvatori, Monia Prioretti, Leonardo Salvatori e Sonia Dignani, il primo cittadino ha lanciato il suo personalissimo “j’accuse”.
Giuseppe Pezzanesi
Un veleno che serpeggia ormai da ieri, quando ad Ancona il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha convocato con massima urgenza quasi 150 sindaci. Il motivo? Illustrare i contenuti del decreto Sblocca Cantieri. Tra i tanti nodi interpretativi, quello relativo alle 200 persone da suddividere all’interno degli uffici adibiti alla ricostruzione privata. Proprio a tal proposito, il primo cittadino tolentinate è da tempo tra i sostenitori di un maggiore potere decisionale agli amministratori locali. «Ieri, in sede di riunione – spiega Pezzanesi – ho chiesto al governatore di applicare un sistema equo di assegnazione, sulla scorta delle criticità a cui la nostra città deve far fronte». Il comune di Tolentino conta quasi 5.000 edifici danneggiati, con oltre 1.700 pratiche da seguire. «Per portare a termine quanto abbiamo fatto finora, ci sono state assegnate 12 persone – sottolinea il sindaco – al pari di Comuni che hanno sul banco, rispetto a noi, un numero irrisorio di pratiche».
Oltre 500 il numero delle cartelle smaltite dai tecnici ad oggi, ma il personale a Tolentino sembra non bastare. E il primo cittadino non ci sta: «Dovremmo avere 24 persone in più, oltre alle 12 di cui già disponiamo. Stando all’assegnazione fatta dalla Regione, ne arriverebbero soltanto altre 4. È roba da matti». Un numero simile impedirebbe agli uffici comunali di stare al passo con le richieste e obbligherebbe Pezzanesi a «riconsegnare la ricostruzione privata nelle mani dell’Usr». «Chi gestisce la materia sembra non aver compreso la stato reale delle cose – tuona il sindaco – Non voglio fare la guerra tra poveri, ma come posso giustificare tutto questo ai miei cittadini?». Come se non bastasse, Regione Marche e commissario straordinario alla Ricostruzione Piero Farabollini sembrano non viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda. Infatti, al documento presentato ieri al summit da Ceriscioli è seguita una lettera di Farabollini, datata 25 giugno, in cui lo stesso invita il governatore a non preoccuparsi delle assegnazioni: se ne occuperà lui con una riunione dedicata insieme ai sindaci.
Giovanni Gabrielli (Lega)
«Non ci sono né chiarezza – intima il sindaco di Tolentino – né volontà concreta di supporto. Chiedo ai miei colleghi, rappresentanti delle forze di governo Lega e M5s, di perorare la nostra causa per il bene di Tolentino. Se vogliamo che questa città abbia un ufficio sisma dedicato – conclude – se vogliamo dare risposte ai nostri cittadini, bisogna si gridi a gran voce da ogni parte politica. Non c’è più tempo».
Da sinistra: Fausto Pezzanesi, Monia Prioretti e Sonia Gattari
Da sinistra: Leonardo Salvatori, Giovanni Gabrielli e Stefano Salvatori
Così in 27 anni ne avremo almeno altri due di terremoti vista la frequenza con la quale si verificano. In questo modo staremo sempre a ricostruire
27 anni??? MA MAGARI!!! Con la media di 150/200 pratiche al mese a conti fatti ce ne vorranno 50!
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