La conferenza di questa mattina: da sinistra il direttore Alessandro Maccioni, l’assessore Angelo Sciapichetti e il consigliere Francesco Micucci
di Claudia Trecciola
Sono iniziati da una settimana i lavori che riguardano gli spazi dell’Ex Utic e dell’U.O.C. di Rianimazione dell’ospedale di Macerata. A dirlo il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni questa mattina. A fine anno vedranno un nuovo reparto più funzionale dal punto di vista strutturale per i pazienti e gli addetti ai lavori e all’avanguardia tecnologica per le attrezzature sanitarie di cui sarà dotato.
«Ci scusiamo fin da ora per gli inevitabili disagi, seppur provvisori, che il personale sanitario e i pazienti dovranno subire durante questi mesi in attesa della fine dei lavori, – prosegue Maccioni – poiché provvisoriamente la Rianimazione è stata trasferita nei locali dell’Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.) e in spazi messi a disposizione dal Pronto Soccorso, grazie alla preziosa collaborazione tra le due importanti unità operative realizzata dai rispettivi direttori, Giuseppe Tappatà ed Emanuele Rossi.
In particolare è grazie al lavoro di squadra e alla sinergia messi in atto tra Regione Marche, che ha stanziato i soldi necessari con delibera di giunta n.1250 del 2017, e la direzione dell’Area Vasta 3, con tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, che è stato possibile realizzare questo progetto necessario e di fondamentale importanza per il nosocomio maceratese».
L’intervento posto in essere è una ristrutturazione completa che riguarderà sia la parte edile, attraverso un’adeguata ridistribuzione degli spazi e il rifacimento di tutti gli impianti (idrico-sanitario, elettrico, antincendio, meccanico) che l’acquisto di nuove attrezzature.
Il nuovo reparto avrà in totale 8 posti, dei quali 7 di terapia intensiva più 1 di isolamento per un importo complessivo dei lavori a base di gara di circa un milione di euro, che in seguito al ribasso offerto del 25,69% sarà realizzato per un importo di circa 745 mila euro.
La ditta esecutrice dei lavori è la Elettro Stella Srl di Monsampolo (AP), mentre il progettista è l’architetto Marco Rizzoli di Bologna e il responsabile unico del procedimento il geometra Massimo Nerpiti dell’ufficio tecnico dell’Area Vasta 3.
Il direttore dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione Giuseppe Tappatà ha espresso parole di ringraziamento in primis nei confronti del presidente della Regione Ceriscioli e poi di Maccioni per aver provveduto alla soluzione del problema della necessaria riorganizzazione del reparto in tempi record per una pubblica amministrazione: cioè dalla richiesta di intervento fatta a settembre 2017 la direzione dell’Area Vasta 3 ha garantito la fine dei lavori, prevista da contratto, a dicembre 2019.
Il consigliere regionale Francesco Micucci, componente la commissione sanità, ha invece ribadito la volontà politica di investire risorse nella sanità marchigiana per continuare nel virtuoso percorso di crescita intrapreso a tutela sempre maggiore della salute dei nostri cittadini.
«Noi ora ragioniamo in termini di Area Vasta, lasciando da parte i campanili – conclude l’assessore regionale Angelo Sciapichetti- e facendo crescere in termini di qualità l’offerta dei servizi sanitari a beneficio di tutta la popolazione marchigiana, attraverso progetti di miglioramenti di numerosi reparti, oltre alla rianimazione di Macerata, nei vari presidi ospedalieri esistenti nella nostra provincia, non trascurando nessuno, ma anzi portando avanti parallelamente anche il progetto dell’Ospedale provinciale».
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Nuova rianimazione per un costo di ben 745.000 euro…….facendo crescere in termini di qualità l’offerta dei servizi sanitari …..attraverso progetti di miglioramenti di numerosi reparti, oltre alla rianimazione dell’ospedale di Macerata, nei vari presidi ospedalieri esistenti nella nostra provincia, non trascurando nessuno, MA ANZI PORTANDO AVANTI PARALLELAMENTE ANCHE IL PROGETTO DELL’OSPEDALE PROVINCIALE. (???) Ma non è una duplicazione di spesa e di reparti fare l’ospedale unico provinciale se contemporaneamente si spendono risorse come dichiarato nell’articolo? Si continui a migliorare gli ospedali principali esistenti ma rinunciando all’ospedale unico provinciale perché contraddittorio e meno vicino agli utenti!!!
Non da retta all’omo che piagne e a lo cavallo che suda!
…mah..la rianimazione ci vuole per Macerata, ovvero una terapia intensiva, per Macerata città, ed anche fatta prima possibile e, soprattutto, senza anestesia!!! gv