di Francesca Marsili
«Se non fossimo ricorse ad una prestazione a pagamento, mia madre a 90 anni, affetta da Alzheimer e con una costola rotta, avrebbe dovuto affrontare in auto, per un esame diagnostico urgente, un viaggio di 340 chilometri da Tolentino fino ad Urbino e ritorno». E’ lo sfogo di Claudia Parigiani, tolentinate, che racconta quello che è successo alla madre, Uga Ramadori. L’anziana doveva sottoporsi ad una radiografia urgente del bacino e delle anche. «Il 30 aprile, la notte, mia madre è caduta accidentalmente in casa – racconta Parigiani – Accompagnata al pronto soccorso di Macerata, dopo essere stata sottoposta a visita, radiografie e visita ortopedica, è stata dimessa con la diagnosi di frattura costale e contusione dell’anca destra. Nel referto consegnatoci, oltre alla terapia domiciliare, alla voce: “controlli da eseguire”, era riportata la dicitura: “In caso di comparsa di nuovi dolori in particolare alle anche, utile ripetere radiografia a distanza di tempo”. Venticinque giorni dopo mia madre ha iniziato a sentire dei dolori alle anche, sempre più intensi. Come suggerito per questa eventualità dal medico del pronto soccorso, il 27 maggio mi sono attivata per farle ripetere la radiografia del bacino mediante impegnativa del suo medico di base». Un esame che doveva essere effettuato «con priorità “urgente”, entro 72 ore. Per esami urgenti la prenotazione non può essere effettuata tramite il numero telefonico unico del Cup regionale Marche, ma recandosi direttamente al reparto di riferimento» dice ancora Parigiani. La donna è andata all’ospedale di Tolentino e «con grande stupore scopro che qui gli esami urgenti non vengono eseguiti. Ho deciso di andare a San Severino ma lì mi hanno detto che non c’era posto per una prestazione urgente. L’addetta però, collegandosi al terminale, mi ha comunicato che il primo posto utile per effettuare la prestazione sarebbe stato dopo due giorni all’ospedale di Urbino: 170 chilometri di distanza, un viaggio decisamente improponibile per una malata di Alzheimer dolorante al costato ed al bacino. Inoltre sono venuta a sapere che nonostante l’età e le condizioni di mia madre il suo caso non rientra in quelli per cui la Regione riconosce il diritto ad un trasporto con ambulanza». Se avesse prenotato il viaggio con l’ambulanza il trasporto «mi sarebbe costato 280 euro» continua Parigiani. Alla fine ha chiesto all’addetta quali fossero i tempi per fare l’esame a pagamento: «Mi ha risposto che c’era posto per il giorno dopo a Macerata, al costo di 105 euro. A denti stretti accetto e prenoto la prestazione a pagamento. Uscendo dall’ospedale di San Severino, incontro casualmente un’amica cui lamento l’accaduto: lei mi parla della possibilità, già utilizzata in precedenza, di avere attraverso un’azienda privata il servizio di radiografia a domicilio, ovviando così al notevole costo del trasporto con ambulanza privata, ottenendo così la prestazione in tempi velocissimi e anche ad un costo decisamente inferiore. Per mia mamma ho dovuto quindi necessariamente scegliere un servizio privato, essendo lei un’anziana molto fragile e soprattutto che percepisce solo 700 euro di pensione al mese». «Mi chiedo se questo barcamenarsi da un ospedale all’altro della provincia – continua Parigiani -, questi calcoli economici continui su cosa convenga di più fare, possa definirsi assistenza. Mi chiedo se non convenga fare come molti che aggirano il problema degli esami a cui vengono dati tempi biblici, presentandosi nei già saturi pronti soccorso e soprattutto mi chiedo che fine stia facendo la sanità pubblica che sembra spingere verso il privato perché snellire le liste d’attesa spalmando gli utenti in lungo ed in largo per le Marche non è certamente la soluzione, almeno per noi pazienti».
Importante è soli l'ospedale unico...che dire di più..
In Ascoli per un controllo cardiologico per un dia in un neonato di 4 mesi appuntamento ottobre 2020 io ho dovuto fare risonanza a pagamento per un incidente al ginocchio ma di che vogliamo parlare tutto questo grazie a chi governa nella regione marche la sa inita è solo per i ricchi che si possono pagare le prestazioni
Che scoperta...se non paghi non ti curi.. ormai siamo a questi livelli gia da molti anni.
È una vergogna, è successo anche con mia madre
Si davvero vergognoso...Io per una risonanza urgente sono dovuta andare a San Benedetto...per fortuna che posso guidare...
Che vergogna...na schifezza proprio!!! Invece de spenne milioni x il "nuovo ospedale" investite i soldi x migliorare le strutture già esistenti!!! A no non si può fare sennò qualcuno non si ingrassa nel modo giusto
Senza commento
Anche a me la stessa cosa ma io ho risolto a modo mio con impegnativa di urgenza a ospedale di citanova visita dopo 15 giorni vado sotto a ps e faccio la cosa grave in giornata ho risolto
Ma chi amministra queste cose le vede?
Io in due giorni ho prenotato e fatto ecografia ad amandola ..solo che l'accettazione a MC non te lo dice ....
Le leggi ci sono bisogna pretendere che si rispettino. Comunque prima è necessario conoscerle
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Premesso che dopo una certa età se ce ne andiamo facciamo un favore a molti, molto meno ai famigliari che ancora amano ed hanno il sensi del dovere….questo comportamento da parte della sanità pubblica
è un messaggio chiarissimo….come si fa santo dio a mandare una 90enne in quelle condizioni a Urbino….se non c’era la famiglia che fine avrebbe fatto? possiamo parlare x ore ….ai famigliari dico cosa aspettate a sostenere chi lotta x una sanità pubblica ed efficiente
…..poi vi lamentate….a chi ha potere decisionale, non pensate che voi sarete esenti da questi passaggi ….se lo sarete perché
ve ne siete andati in anticipo.
Ci sarebbe la clinica interna al parlamento,attrezzata di tutto punto,con macchinari di ultimissima generazione,e staff medico che aspettano che al massimo delle loro perfomance,qualche parlamentare si senta male…
mi sembra ricordare che CI costi un 400 milioni l’anno per fare poche decine di prestazioni… mica potevano andare a un pronto soccorso li vicino,scherziamo?
E peggio verrà con gli ospedali unici. Non occorre studiare per capirlo. Più lontano si fanno gli ospedali da certe zone, più chilometri si fanno in auto per raggiungerli !! 1 + 1 fa 2.
Chi amministra ha la corsia preferenziale, niente file e niente ritardi, per questo non vedono mai i problemi dei cittadini. Tutto comodo e subito.
Dal commento n.1:
…..poi vi lamentate….a chi ha potere decisionale, non pensate che voi sarete esenti da questi passaggi ….se lo sarete perché
ve ne siete andati in anticipo.
Una piccola aggiunta: tutto è stato fatto o si sta facendo come se ci fosse già l’ospedale unico, solo che non c’è.