Operai al lavoro questa mattina nel cantiere dell’ex galleria Mirionima dove dovranno sorgere i locali dell’ufficio turistico
di Federica Nardi
«Sono sconvolto. L’avevo detto in commissione alla stessa Stefania Monteverde che bisognava porre particolare attenzione perché l’opera era particolarmente fragile. Sarà sicuramente anche a verbale». Parola di David Miliozzi, consigliere di maggioranza con la lista Pensare Macerata, che oggi come tanti maceratesi ha scoperto che i lavori nel cantiere del teatro Lauro Rossi hanno sbriciolato un’opera di Wladimiro Tulli che ornava il soffitto dell’ex farmacia in piazza della Libertà.
David Miliozzi, consigliere di Pensare Macerata
Un’opera conosciuta al punto che stamattina sono stati proprio dei passanti, con la porta dell’edificio aperta, ad accorgersi della sua assenza e segnalare il fatto a Cronache Maceratesi (leggi l’articolo). Il Comune dopo un lungo sopralluogo e ore di silenzio ha confermato l’accaduto. Un danno molto grave che – secondo Miliozzi – si poteva tranquillamente prevedere ed evitare. «Avevo avvisato in diverse occasioni – spiega il consigliere – e anche durante la quarta commissione, diverso tempo fa, perché parlavamo proprio di questi lavori. Il vicesindaco Monteverde era presente. Avevo posto l’attenzione sulla fragilità e la bellezza e l’importanza di quell’opera, che è parte della storia dell’arte maceratese. I nostri grandi artisti sono Pannaggi, Scipione, Monachesi, Peschi e Tulli. E questo lavoro era di grande importanza. Quell’opera era stata commissionata a metà degli anni Cinquanta appositamente per quello spazio, dove prima c’era la storica farmacia comunale. Era un affresco alchemico, non a caso, dato che l’alchimia parla di trasformazione degli elementi. Una coloratissima reazione chimica che ti accoglieva quando alzavi lo sguardo».
Il locale, nel programma dell’amministrazione, dovrà ospitare una sala per l’accoglienza dei turisti. E per questo sono in corso i lavori. «Ci tengo tantissimo al mantenimento della bellezza – aggiunge Miliozzi – Tra l’altro in centro storico, in piazza della Libertà, un luogo simbolo. Speriamo che la situazione si risolva e che si metta al centro il rispetto della cultura e della storia dell’arte del nostro territorio. Abbiamo un centro pieno di ricchezze e di palazzi che andrebbero riaperti, come palazzo dei Diamanti. Che sia un campanello d’allarme per vegliare con la massima attenzione su tutte le bellezze di Macerata. Il passato va conosciuto, rispettato e valorizzato. C’è un problema in questo senso».
Distrutta l’opera di Wladimiro Tulli Pasticcio nel cantiere al Lauro Rossi
Quanta superficialità! !!!Menefreghismo 100%!!!!
Questo è il risultato quando l'unico interesse è appaltare i lavori agli "amici".... per il "solito" motivo!!!
Politicamente CHI SE NE ASSUME LA RESPONSABILITÀ E SI DIMETTE??????
Veramente un quadro è fragile ? Non lo sapevo
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Quindi l’opera nella sua metamorfosi e trasmigrata per via della forza di gravità in direzione verticale e contraria, praticamente sul pavimento dove un solerte operaio non accortosi delle pennellate astratte e che pur essendo “futuriste” ora sono trapassate, con un colpo di scopa ha mandato tutto all’aria? Ma siamo sicuri che fosse da chi di dovere considerata un’opera d’arte? Certo che per l’Atene delle Marche è un duro colpo, meglio va per l’Atene della Porchetta che sta già pensando alla “Pizza Chimismi”.