di Laura Boccanera (Foto di Federico De Marco)
Si arrampica fino al quarto piano ed entra in una abitazione, poi come Spiderman scappa sui tetti e sparisce. A sorprendere il ladro, la proprietaria appena rientrata a casa. Trambusto e paura oggi in tarda mattinata a Civitanova. Attorno alle 12,30 un malvivente si è introdotto all’interno di un condominio di vicolo dell’Argano, traversa di corso Umberto, a Civitanova. Sul posto immediatamente sono intervenuti gli agenti del commissariato di Civitanova che hanno setacciato il condominio e anche il secondo piano del supermercato Tigre che si trova sotto gli appartamenti.
A chiamare la polizia la proprietaria dell’appartamento, una commerciante di corso Umberto. La donna ha fatto rientro a casa e appena aperta la porta si è trovata davanti il criminale che era da poco entrato e si era messa a rovistare nell’appartamento. La commerciante, impaurita, ha immediatamente chiuso la porta ed è uscita, una volta andata da una vicina ha chiamato la polizia. Sul posto sono arrivate due pattuglie, più altri agenti in borghese che hanno setacciato tutto il condominio, composto da 12 appartamenti. Del ladro però non c’era traccia. Lungo le scale in pochi secondi si è scatenato il panico fra i condomini: in molti stavano rientrando per pranzo dal lavoro e per sicurezza la polizia ha fatto attendere i condomini prima di farli salire. Secondo quanto ha potuto ricostruire la polizia il ladro sarebbe entrato attraverso un condominio contiguo, passando sul tetto e da lì avrebbe raggiunto un cortile interno terrazzato che si trova al secondo piano. A quel punto si sarebbe arrampicato attraverso una grondaia fino all’appartamento al quarto piano della commerciante, passando per una finestra aperta.
Così, con le gambe ancora a penzoloni nel vuoto, l’avrebbe visto una vicina del terzo piano che gli avrebbe urlato di andarsene immediatamente: «Delinquente vattene via, maledetto» le avrebbe urlato la signora del terzo piano e a quel punto il ladro è rientrato all’interno dell’appartamento della commerciante, trovando poi una fuga da un’altra finestra e raggiungendo i tetti facendo poi perdere le tracce. La polizia ha setacciato ogni possibile nascondiglio all’interno della palazzina. Il titolare del supermercato Tigre, Stefano Perugini, ha accompagnato gli agenti al piano superiore dove una volta c’era il secondo piano dei magazzini Gabrielli, ora inutilizzati e che potevano forse essere stati usati dal ladro per nascondersi. Ma il malvivente lì non c’era. Per oltre un’ora la polizia l’ha cercato in lungo e in largo ma invano. Una pattuglia ha iniziato poi anche un giro di ricognizione nella zona. Una testimone infatti è riuscita a fornire una descrizione dettagliata del ladro: indossava un pantalone con dei tasconi al lato, alto e con un giubbetto blu. Non è escluso che possa trattarsi del tunisino denunciato nei giorni scorsi dalla polizia e che, uscito dall’ospedale per le ferite riportate durante i colpi a ristoranti e attività commerciali, abbia ripreso le sue scorribande. Il modus operandi infatti (comprese le fughe sui tetti come già avvenuto per le devastazioni ai magazzini di via Leonardo da Vinci) è molto simile. Le indagini sono in corso.
(Ultimo aggiornamento delle 15,20)
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Lo so che dico una ovvieta’ ma…
se fosse lo stesso tunisino che mi pare abbiano accertato che sia l’autore di svariati tentativi di furto con danni ingenti per i proprietari degli esercizi commerciali, e lo hanno dovuto rimettere in liberta’ per qualche legge che non capisco..mi chiedo…e’ sensato rimettere in piedi una nuova caccia all’uomo con spese per la collettivita’ per non dire il tempo speso dai carabinieri per fare ciò che avevano già fatto?… poi l’altro giorno un signore diceva in un post che i problemi sono altri… no,non sono altri..una società’ non può’ progredire se per un problema di cinque minuti deve impegnare settimane per rifare la stessa cosa. Se l’immigrato preso e’ di disturbo per la collettività va fermato e trattato di conseguenza,una volta.. non fino a che succede di peggio.
Dopo ci lamentiamo se la gente si incazza.
…è vero signor Paolucci quel che dicono certe persone, verissimo, e cioè che i problemi sono altri; ed infatti il più grave, ed anche più pericoloso di questi problemi, è che le persone che lo sostengono credano che i problemi siano altri. Cordialmente. gv
Occhio che se mentre lo sfugate, ve casca de sotto, e se fa’ male, ve tocca poesse pure risarcirlo, ve fa’ causa perche’ lo avete impaurito mentre faceva il suo lavoro.
pure spiderman è un migrante!
va a finire che prima o poi si fa male seriamente sta risorsa cerchiamo di tutelarlo un po’, non diamogli la caccia cerchiamo di capire per perché scappa, proporrei l’intervento di Piero Angela non si sa mai dovesse scoprire qualcosa …
Siamo degli ingrati; queste “risorse’ s’arrampicano su qualsiasi cosa, persino gli specchi, per potersi integrare, e noi non facciamo nulla per accoglierli al meglio delle nostre possibilità. Per fortuna che qualche giudice, rendendone conto cerca di sopperirvi come nel caso seguente:
http://m.ilgiornale.it/news/2019/02/28/torino-pusher-patteggia-la-pena-e-il-giudice-gli-restituisce-15mila-eu/1654168/
Il malvivente forse ha qualcuno che gli dà informazioni preziose. Lo si deduce dalla sicurezza con la quale si muove.
“possa trattarsi”.