Miramontes, Marino, De Filippis, Garcia, Veccia, Ribichini e Rodriguez alla conferenza stampa di oggi pomeriggio
di Michele Carbonari (foto di Federico De Marco)
«Non sono mai andato via, il mio cuore è rimasto sempre qua». Con queste parole mister Davide De Filippis torna alla Civitanovese e si presenta nuovamente, spiegando le motivazioni che l’hanno spinto a sedersi su quella panchina che l’aveva visto protagonista nelle prime otto giornate di campionato, dove aveva raccolto due vittorie, altrettanti pareggi e ben tre sconfitte (per non parlare della Coppa Italia, dove uscì nel triangolare contro Montecosaro e Potenza Picena, sfida quest’ultima culminata con un diverbio con i tifosi).
«Sono tornato a Civitanova perché sono sicuro che lo spogliatoio è compatto – sottolinea l’allenatore -. Mi sentivo con i ragazzi, qui c’è un gruppo sano e giocatori vogliosi. Ho accettato subito, con orgoglio, per provare a rimediare ciò che non è andato nel passato, su cui non voglio tornare. Dico solo che i calciatori hanno sempre dato il massimo per portare a casa i risultati, le prestazioni sono state sempre ottime. Gli errori sul campo ci stanno perché possono essere frutto della voglia di far bene, della generosità, sono errori fatti in buona fede. Ora sono di nuovo qui per centrare l’obiettivo: quello di riportare la Civitanovese nel calcio che conta. – precisa il mister -. Siamo carichi, ci giocheremo al massimo queste otto partite, se serve dovremo andare oltre. Al momento siamo fuori dai playoff ma vogliamo provarci ancora. Dovremo fare un filotto importante, anche se mancano poche gare. Ho visto che ultimamente la squadra ha fatto fatica a trovare i risultati ma a tratti si è espressa bene. Già vedere il gruppo voglioso di combattere per me è sufficiente».
Il tecnico laziale, che domenica guiderà la squadra domenica al Polisportivo contro il Chiesanuova, torna poi sul rapporto avuto ad inizio stagione con società e tifoseria. «In estate ci si aspettava molto di più. Con i tifosi ci siamo chiariti, loro vogliono che i giocatori lottino per la maglia. Noi abbiamo il dovere di fare il massimo, l’impegno totale è alla base. La promessa è quella di andare oltre. Alcuni mi hanno consigliato di non venire, vista la situazione ormai compromessa. Ma io sono venuto per dimostrare che la disfatta della Civitanovese con me al timone non avverrà, perché sono convinto del contrario – conclude De Filippis – . Con la società ho chiarito dopo i problemi avuti in seguito alle dimissioni nel girone d’andata. Evidente mi hanno richiamato perché qualcosa di buono ho lasciato. Credo in questa squadra».
Presenti in sala stampo anche sette giocatori rossoblu: i tre argentini Miramontes (capitano), Marino e Vechiarello, i due spagnoli Garcia e Rodriguez e gli italiani Ribichini e Veccia. Tutti per confermare l’unità dello spogliatoio. In rappresentanza della società il club manager Gianluca Di Giacomi. «Sono contento che sia tornato De Filippis. Il club ha fatto troppi cambi e diversi errori. Da tifoso però dico che nulla è perso. I risultati sono alla portata, sono fiducioso. La posizione in classifica non ci compete, abbiamo fiducia nei giocatori. Capisco le contestazioni della piazza. Da un punto di vista è giusto ma dall’altro dico che in primis viene la Civitanovese». Il dirigente fa riferimento alla protesta dei supporters rossoblu durante il match casalingo contro il Montecosaro, terminato 1-1. Alcuni tifosi si sono posizionati in gradinata e hanno esposto striscioni dal chiaro contenuto: “Con questa società, nessun futuro nessuna dignità” e “Ieri, oggi, sempre: via tutti subito”.
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