‘Regolare formazione dell’operaio morto’
Spunta un secondo indagato

MATELICA - Svolta l'autopsia su Khalid Khalid, il 50enne che ha perso la vita mercoledì in un cantiere aperto per svolgere opere per la ricostruzione. Il difensore del datore di lavoro, finito sotto inchiesta: «Impalcatura montata da altra azienda». La procura ha allargato l’indagine al legale rappresentante di una seconda ditta

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Nella foto Khalid Khalid e il cantiere dove è morto

 

di Gianluca Ginella

Morte in un cantiere della ricostruzione, svolta l’autopsia sull’operaio. Iscritta nel registro degli indagati anche una seconda persona. Intanto il difensore del titolare della ditta di cui era dipendente l’operaio morto, chiarisce: «La formazione l’aveva fatta a ottobre e per diverse ore. Del montaggio dell’impalcatura se n’è invece occupata una ditta subappaltatrice».

E’ durata più di tre ore l’autopsia sul corpo di Khalid Khalid, l’operaio 50enne del Kuwait morto mercoledì cadendo da una impalcatura a Matelica: un volo di 15 metri nel vuoto che non gli ha lasciato scampo. 

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Il medico legale Roberto Scendoni

Questo pomeriggio il medico legale Roberto Scendoni, nominato dal sostituto Enrico Riccioni, che coordina le indagini, ha svolto l’accertamento all’obitorio di Camerino. Dovrà svolgere anche ulteriori accertamenti (si è preso 60 giorni di tempo) ma non ci sono dubbi sul fatto che l’operaio sia morto a causa della caduta: ha frattura multiple al capo e al bacino. Resta però da vedere, per esempio, se abbia avuto un malore prima di precipitare nel vuoto.

Intanto la procura ha iscritto una seconda persona nel registro degli indagati. Si tratta del legale rappresentante di una seconda azienda che lavorava nel cantiere della palazzina di Matelica dove è avvenuto l’incidente mortale. Sia a lui che al titolare della ditta di cui era dipendente Khalid, viene contestato l’omicidio colposo. L’iscrizione nel registro degli indagati è stato un atto dovuto per consentire a entrambi di partecipare all’autopsia e ad eventuali futuri accertamenti con un proprio consulente.

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L’avvocato Corrado Zucconi Galli Fonseca

Sulla vicenda interviene l’avvocato Corrado Zucconi Galli Fonseca, che assiste il datore di lavoro di Khalid. «Tengo a precisare che non è stata la ditta del mio assistito a installare l’impalcatura della palazzina – dice il legale –, ma è un lavoro che ha svolto una ditta esterna che aveva un subappalto. Inoltre non è vero che l’operaio morto non avesse fatto la formazione. L’ha fatta, e per diverse ore, nell’ottobre dello scorso anno. Su questo abbiamo tutti i documenti che lo provano» dice l’avvocato Zucconi Galli Fonseca. Khalid, 50 anni, viveva a Camerino. Da una ventina d’anni si era trasferito in Italia. E’ morto mentre era al lavoro per svolgere opere di sistemazione di una palazzina che era stata danneggiata dal terremoto. La procura dopo l’autopsia che è stata svolta questo pomeriggio, ha dato il nullaosta alla sepoltura.

 

 

 

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