“Demos, democrazia solidale” approda a Civitanova. Il movimento promosso dall’ex viceministro Mario Giro sbarca anche a Civitanova. La presentazione ufficiale domenica all’hotel Miramare alle 15. Lo scopo raccogliere i “delusi dalla politica” e coloro che non ci stanno ad una politica xenofoba, antieuropeista e populista. Tra i presenti il consigliere comunale Stefano Ghio. Demos – Democrazia solidale – è una nuova proposta politica che è stata lanciata lo scorso ottobre a Roma e che ha visto la partecipazione di Paolo Gentiloni e Andrea Riccardi. L’evento pubblico di lancio si svolgerà domenica 13 gennaio alle 15, a Civitanova presso l’hotel Miramare alla presenza di Paolo Ciani, coordinatore nazionale Demos, e Stefano Ghio, consigliere comunale di Civitanova. L’incontro verrà facilitato da Natalia Conestà, esperto di politiche internazionali di sviluppo, promotore di Demos per Marche Sud. Partecipano all’evento amministratori locali, esponenti del mondo delle imprese marchigiane, della sanità, del sociale, dell’associazionismo locale. Porterà un saluto anche Mario Giro, già vice ministro degli Esteri. «Demos si propone come risposta alternativa alla diffusa proposta politica populista, xenofoba e anti europea – scrivono gli organizzatori – soprattutto, vuole rivolgersi ai “delusi della politica” e a tutti coloro che non ritrovano rappresentati i loro ideali negli attuali partiti». «Con questo evento a Civitanova inauguriamo il primo presidio di Demos – Democrazia Solidale nelle Marche – dichiara Paolo Ciani – Insieme a tanti esponenti del mondo locale delle professioni, imprese, sanità, di esperienze civiche e di forte impegno sociale, sentiamo l’esigenza di una nuova esperienza politica che affronti con lucidità e senza propaganda temi complessi come la sfida dell’impresa 4.0, il sostegno alla famiglia, l’immigrazione, il futuro dei giovani e le dipendenze».
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…be’, si, se ne sentiva proprio la mancanza, per i delusi dalla politica, di un altro movimento politico..e si..!! gv
I delusi della/dalla politica fondano un movimento politico? E’ un paradosso. Se fossero invece veramente delusi della/dalla politica potrebbero fare i tecnici, ossia rimboccarsi le maniche e lavorare.