Dopo aver giocato un terzo di campionato è arrivato il momento di fare il punto della situazione in casa Civitanovese. Tocca al presidente Mauro Profili prendere la parola e parlare di un avvio senza dubbio sotto le aspettative di questa estate, caratterizzato anche dal cambio della guida tecnica, richiamare i suoi ad una maggiore tranquillità in campo «indipendentemente dalle decisioni arbitrali che sicuramente ci hanno danneggiato», chiarire la strategia per l’imminente inizio dei trasferimenti «siamo già operativi per portare a Civitanova elementi in grado di fare la differenza», per poi concludere con un’analisi dell’attuale situazione della società e delle idee, su tutte quella della maglia celebrativa, in occasione del centenario del 2019.
Nella nota diffusa dalla società il presidente affronta tutti i temi del pianeta rossoblu dopo dieci giornate di campionato. Dopo due successi consecutivi che avevano rilanciato la squadra al secondo gradino del podio, all'”Orlando ed Ilario Stanghetta” di Marina Palmense, è arrivato un pareggio (il terzo del campionato, il primo per mister Da Col). Il presidente, in merito, afferma: «Non dobbiamo guardare né lo stato del terreno di gioco né la superiorità numerica degli avversari negli ultimi 15 minuti. Siamo arrabbiati perché abbiamo dominato e una partita come quella di sabato contro la Palmense dovevamo vincerla. Purtroppo dobbiamo fare ancora quel salto di qualità a livello mentale, dobbiamo capire che le partite finiscono al novantesimo e che anche l’arbitro può commettere degli errori. Alla fine se non segni e se non resti concentrato sulla gara vieni punito al primo errore e di fatto cosi è stato. Se vogliamo lottare per qualcosa di importante, non possiamo permettercelo – sottolinea – La Civitanovese doveva sfruttare il mezzo passo falso compiuto dal Valdichienti, che è stato fermato a Chiesanuova per 0-0. Sono arrabbiato perché non si possono buttare punti in questo modo, non possiamo più tollerare scene di nervosismo e di isterismo in campo, indipendentemente dalle decisioni arbitrali che sicuramente ci hanno danneggiato. Purtroppo analizzando questo avvio di campionato abbiamo regalato troppo e ovunque: da Centobuchi a Macerata, passando per l’eliminazione dalla Coppa Italia (di cui non voglio parlare) fino ad arrivare alla gara di sabato».
Venendo ai problemi burocratici di inizio stagione e ai molti infortuni Profili precisa: «Fortunatamente avevamo allestito una rosa molto ampia che ha potuto sopperire ai tanti infortuni ed alle assenze che si stanno rivelando troppo numerose e frequenti. Voglio ricordare che dall’inizio dell’anno ad oggi abbiamo dovuto fare a meno di Miramontes per tre partite, Falkenstein è ancora fermo ai box, il portiere Testa era infortunato al ginocchio e ha giocato diverse gare con delle infiltrazioni, ora si sta curando per recuperare al meglio, Pato è rientrato da una settimana e non ha ancora i novanta minuti nelle gambe, Vechiarello è sceso in campo sempre a mezzo servizio a causa di uno stiramento nella zona inguinale ed ora è fermo anche lui. Se a tutto ciò si aggiungono le partenze dei vari Stefanelli, Mengoni, Gasparotto, Compierchio e Corbo che avevano situazioni personali particolari, si arriva alla desolante conclusione che ci sono mancati, compresi gli under, la bellezza di 14 elementi che avrebbero messo in seria difficoltà qualsiasi compagine».
Sulle opportunità che presenta il mercato di riparazione, il presidente spiega: «A parer mio la squadra è competitiva, ma considerate le partenze e gli infortuni, adesso è carente in alcuni ruoli. Dunque torneremo sul mercato seguendo le indicazioni del mister. L’obiettivo è colmare alcune lacune presenti per permettere alla squadra di disputare un campionato di vertice senza alcun tipo di defaillance. Cercheremo, quindi, di fare una campagna acquisti con innesti mirati, inserendo in squadra elementi importanti nelle zone di campo in cui c’è bisogno: vogliamo dare esperienza e qualità al tecnico, oltre a qualche giovane – annuncia Profili – Sarà un mercato difficile perché le società che hanno i calciatori giusti sicuramente non se ne priveranno, ma ritengo che nonostante tutto siamo in una posizione di classifica che ci permette di affrontare il mercato con grande entusiasmo e determinazione. Siamo già operativi per portare a Civitanova elementi in grado di fare la differenza».
In merito all’aspetto societario, sotto il profilo sportivo, economico e dell’immagine, il numero uno del sodalizio rossoblu sottolinea: «Sono molto contento che diverse aziende, anche medio grandi, stiano supportando il nostro progetto. Stiamo lavorando molto per coinvolgere sempre più sponsor e possiamo dire che fortunatamente tutti ci stanno dando adesione, in città e non solo. Questa è la linea programmatica per proseguire un progetto di crescita sportiva, economica e di immagine e riportare alla città una squadra di calcio solida e vincente che degnamente la rappresenti. Cercheremo di migliorarci nel tempo compiendo passi graduali ed alla nostra portata – dichiara il patron rossoblu – Attraverso l’entusiasmo la competenza, la passione, l’impegno e il sacrificio vogliamo ricostruire una struttura solida ed organizzata, aperta a tutti gli appassionati che al nostro interno sono e saranno sempre i benvenuti. A tal proposito colgo l’occasione per ringraziare tutti i tifosi e gli sportivi che ci sostengono». La chiusura è tutta per le novità in vista del centenario: «Tra qualche settimana presenteremo le nuove maglie: sono bellissime e ricche di emozioni – dice Profili – Un vero e proprio tuffo nel passato e non vedo l’ora di vedere la squadra in campo con le divise del centenario. Questo è un anno particolare per la società: nel 2019 si festeggeranno i cento anni di storia. Per questo ho ritenuto doveroso dare alla città qualcosa da ricordare, tramite un viaggio indietro nel tempo, rendendo la maglia di casa vintage, unica e che avesse chiari riferimenti ai colori delle mura della nostra splendida città. Tutte le divise sono state inoltre arricchite da uno speciale scudetto celebrativo, che fa riferimento appunto al centenario della società».
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