Emendamento ospedali,
Morgoni: «Un bluff per i terremotati
fatto per salvarne uno fuori cratere»

DECRETO EMERGENZA - Il deputato dem attacca Lega e M5s: «Una marchetta. Tra l'altro la deroga non è automatica ma prevede una decisione del comitato tecnico nazionale, cioè ministero della Salute e delle Finanze. Si illudono i cittadini»

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Mario Morgoni

di Federica Nardi

«L’emendamento per sospendere il decreto Balduzzi e Lorenzin nel cratere è solo una grande balla. Il primo firmatario, il deputato Andrea Colletti del M5s, l’ha fatto per salvare l’ospedale di Penne in provincia di Pescara, che è fuori dal cratere e dove lui ha il suo bacino elettorale». Mario Morgoni, deputato del Pd, intende così smentire i proclami del collega leghista Tullio Patassini che qualche giorno fa aveva annunciato l’emendamento come una mossa per mettere all’angolo la Regione Marche sul tema della riforma sanitaria (leggi l’articolo). «Il testo dell’emendamento al dl Genova indica la sospensione “fino a un raggio di 30 chilometri” dal cratere e lo stesso Colletti, sul suo profilo Facebook, parla di “emendamento su ospedale di Penne”. Tra l’altro la deroga non è automatica ma prevede una decisione del comitato tecnico nazionale, cioè ministero della Salute e delle Finanze, che non mi pare abbiano intenzione di rivedere la legge Lorenzin. Un emendamento marchetta. Fare leva sul terremoto  per coltivare le convenienze di campanile è abbastanza disgustoso». Morgoni stesso non condivide diverse scelte della gestione sanitaria della Regione. «Ci sono problemi su rapporti tra sanità pubblica e privata, sul piano sanitario e sull’organizzazione della sanità ospedaliera e territoriale. Che la Regione debba chiarire molte cose è sacrosanto. Ma questo emendamento illude soltanto i cittadini che la sanità di qualità sia quella sotto casa. La vera esigenza è avere la sanità di qualità e questo prevede una riorganizzazione, non certo la lusinga di poter mantenere tante strutture ospedaliere disseminate sul territorio che poi magari non hanno le strumentazioni per l’emergenza. Concentriamoci seriamente sulla riorganizzazione. E soprattutto – conclude Morgoni – facciamolo coinvolgendo i cittadini. Sono scelte difficili e importanti da fare e bisogna farle insieme, partendo dal basso. Anche per quanto riguarda l’ospedale unico».

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Il post del deputato Andrea Colletti

Chiusure punti nascita e ospedale unico, Lega e M5S ribaltano il tavolo: «Ora la Regione non ha più alibi»



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