Stop all’installazione del cantiere e del campo base temporaneo per maestranze per i lavori di ripristino della Sp 136 “Pian Perduto” tra Marche e Umbria, unico collegamento tra la provincia di Macerata e Castelluccio di Norcia nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Secondo il direttore dell’ente Parco, l’area scelta è di rilevante valore paesaggistico e ambientale in base al piano del Parco e quindi le aree di cantiere ed eventuale campo base, che per altro sono temporanee, vanno individuate lungo il tratto stradale senza occupazione di nuove aree. Il diniego dell’ente fa andare su tutte le furie il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, che teme ulteriori ritardi o addirittura la paralisi nell’avvio dei lavori dell’Anas, che sta curando il ripristino della viabilità nelle zone terremotate. «Non è accettabile un comportamento del genere di fronte ad un dramma epocale come il terremoto».
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secondo me il Parco dei Sibillini non è mai stato un vero volano per l’entroterra, specialmente quello marchigiano… vive solo di se stesso e si autoalimenta ma non produce nessun valore aggiunto a quei luoghi
Da Mirella Gattari, presidente Confederazione italiana agricoltori (Cia) Marche e Gianfranco Santi, direttore Cia Marche: “Leggiamo con forte preoccupazione il diniego del parco al cantiere temporaneo per le ditte che hanno in appalto i lavori di ripristino della SP 136. Consapevoli dell’enorme valore ambientale del luogo, siamo altresì convinti della necessità di ripristinare la viabilità, affinché si possa tornare a una normalità che purtroppo manca dal 24 agosto 2016. Chiediamo al parco una soluzione ragionevole e celere affinché non si creino ulteriori ritardi e difficoltà per le aziende agricole e pastorali, già duramente colpite dalle avversità. Ripristinare la SP 136 significa anche agevolare il turismo, attività fondamentale per l’area, per questi motivi auspichiamo una soluzione anche alternativa ma immediata.”