Simboli religiosi,
incontro targato Rotary

I nuovi soci Giampaolo Zamponi e Giammarco Mariani

Si è parlato dei simboli religiosi in Europa e negli Stati Uniti d’America nella conviviale del Rotary Club Camerino che ha visto ospite e relatore il professor Stefano Testa Bappenheim, uno dei massimi studiosi a livello nazionale di queste tematiche. Già professore a contratto di Diritto ecclesiastico alla facoltà di Giurisprudenza dell’università di Urbino, Bappenheim dall’anno accademico 2005/6 è professore a contratto di Diritto ecclesiastico e canonico a Unicam ed è vincitore dell’abilitazione nazionale a professore di II fascia, oltre ad essere invitato in qualità di relatore esperto a numerosi convegni sul territorio nazionale.

Stefano Testa Bappenheim

Interessante e puntuale la sua panoramica sul problema che si pone in tutti i Paesi del mondo tra la libertà di espressione religiosa da un lato e il tema della laicità dello Stato dall’altro, ma che soprattutto in Francia è particolarmente sentito visto che la laicità dello Stato è prevista dalla Costituzione: l’articolo 28 della Legge del 1905 vieta di apporre qualunque simbolo religioso sui pubblici monumenti o in qualunque luogo pubblico, uniche eccezioni: edifici di culto, terreni di sepoltura nei cimiteri e monumenti funerari.
Bappenheim ha citato anche gli esempi dell’Austria, dell’Inghilterra e dell’America sottolineando come nella maggior parte dei casi si tratta di retaggi culturali che appartengono alla storia dei popoli e alla loro cultura, quindi l’esposizione del simbolo religioso, quando non ha finalità di proselitismo, ma è legato all’identità culturale del popolo stesso non limita né la libertà di espressione religiosa, né crea problemi per il concetto di laicità dello Stato. Nel corso della serata sono entrati nel Rotary camerte anche due nuovi soci:  Giampaolo Zamponi, attuale direttore dell’Agenzia delle Entrate di Tolentino e Giammarco Mariani, dal 2001 agente generale della Cattolica Assicurazioni a Camerino. «Il club cresce e si ringiovanisce , – afferma il presidente Piergiorgio Fedeli- acquisendo competenze in settori che erano scoperti ed aumentando così le possibilità di potenziare l’azione di service».