di Gianluca Ginella
(foto di Fabio Falcioni)
Rapina in un ufficio postale di Macerata: due clienti minacciati dai malviventi, puntato taglierino ad una anziana. Uno dei rapinatori aveva invece una pistola che ha mostrato ad un uomo che era allo sportello per intimare ai dipendenti di consegnare il denaro. E’ successo intorno alle 11 di questa mattina alla filiale delle Poste di via Lorenzoni, a Macerata. La cliente, sotto choc, è stata soccorsa dal 118. I malviventi, dopo essersi fatti consegnare i soldi circa 4-500 euro, sono spariti alla svelta.
Il volto coperto da sciarpe e cappelli, guanti, armati di taglierino e pistola due malviventi sono entrati nell’ufficio postale di via Lorenzoni intorno alla 11 di questa mattina. Uno di loro ha afferrato alle spalle un’anziana, l’ha presa per il collo e le ha puntato un taglierino. Il complice ha invece raggiunto un uomo sulla quarantina che si trovava allo sportello. «Non mi ha dato il tempo di girarmi, mi ha messo una mano sulla faccia e ha mostrato una pistola» ha raccontato l’uomo. I dipendenti della filiale hanno consegnato ai rapinatori i soldi che c’erano in cassa, tra i 400 e i 500 euro. Il tutto è durato pochi secondi. I due malviventi, preso il denaro, sono fuggiti tra i condomini (è stato ritrovato un guanto usato dai rapinatori) e si sono diretti in via Romagnoli. Sul posto è intervenuta la polizia con le volanti e la squadra della scientifica per dare il via alle indagini. Sotto choc la cliente che è stata minacciata: sul posto è intervenuto il 118 per prestarle le cure del caso. La donna non è rimasta ferita ma terrorizzata per quanto accaduto. Lo stesso ufficio postale era già stato rapinato il 5 giugno dello scorso anno. In quel caso ad agire era stato un malvivente solitario che, armato di un accendigas, portò via 500 euro (leggi l’articolo). Dopo la rapina Cgil e Cisl chiedono che l’ufficio venga spostato in una posizione più sicura. «Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle colleghe ed ai colleghi coinvolti, agli utenti, che hanno vissuto in prima persona la drammaticità che una rapina rappresenta – dicono Biagio Liberati, segretario provinciale Slc Cgil di Macerata e Elisabetta Fossaroli, coordinatrice provinciale della Slp Cisl –. Ci preme sottolineare, come più volte in questi anni abbiamo portato all’attenzione aziendale, la pericolosità dell’ubicazione di quello specifico ufficio, posto in una posizione nascosta e favorevole a tali attacchi criminosi. Non per niente, in questi ultimi anni, almeno altri quattro eventi simili si sono succeduti nello stesso ufficio, un numero sproporzionatamente più alto se confrontato con la media provinciale e regionale. Crediamo pertanto che l’azienda debba al più presto valutare una diversa ubicazione dell’ufficio, sempre all’interno dello stesso quartiere. Chiediamo con forza una soluzione a questa grave situazione, ed in tempi rapidi».
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