Tre nuovi casi sospetti di scabbia si sono registrati negli ultimi giorni all’ospedale di Matelica, dopo il primo riguardante un uomo verificatosi nei giorni scorsi (leggi l’articolo). Si tratta di due donne anziane ricoverate in lungodegenza e di un altro uomo anziano, di recente trasferito nella casa di riposo di un centro dell’entroterra, che hanno manifestato possibili sintomi della malattia. Nel frattempo il paziente che per primo è stato sospettato di essere affetto dalla scabbia, è deceduto qualche giorno fa, per altre patologie pregresse. Le due donne sono state portate a Macerata, in dermatologia. Sono state effettuate già dal primo caso sospettato, tutte le azioni di prevenzione e profilassi, sia per il personale medico, infermieristico e paramedico per scongiurare ulteriori contagi. L’obiettivo è quello di evitare che si possano registrare altri casi, sia tra il personale che i pazienti, tra coloro che sono stati in contatto con il primo anziano malato, ora deceduto. Ci vogliono dalle quattro alle sei settimane per la manifestazione dei primi sintomi della malattia, dunque potrebbero essere predisposte altre azioni di prevenzione profilassi, secondo quanto previsto dalla specifica direttiva ministeriale, che prevede azioni di disinfestazione per ambienti e biancheria e l’isolamento dei pazienti in trattamento di profilassi. La malattia si trasmette tramite contatto diretto, contatto con oggetti contaminati, è causata da un acaro che si infila sotto la pelle, provocando un forte prurito e delle vescicole.
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