Corradini apre la campagna:
«Serve l’energia dei giovani»

ELEZIONI - Il candidato del Pd, per la coalizione di centrosinistra, nel collegio di Macerata, all'Abbadia di Fiastra si presenta come "uomo della comunità". «L’università, il faro di tutti i mari, specialmente quando in tempesta, mi ha insegnato a valorizzare le nuove generazioni»

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Flavio Corradini durante l’incontro all’Abbadia

 

«Sono un uomo della società, uno di voi, e alla mia comunità mi rivolgo in prima persona. Se sarò eletto lo saremo insieme». Con queste parole oggi Flavio Corradini, candidato per il Partito Democratico al collegio uninominale Marche 3, ha dato il via alla campagna elettorale presso l’Abbadia di Fiastra a Tolentino. «La fragilità diffusa nel nostro tessuto sociale, generata dalla crisi degli ultimi anni, dal terremoto che ha colpito la nostra terra ed anche da una debolezza della politica oramai divenuta cliché, va curata prendendosi ognuno le proprie responsabilità. Per questo ho deciso di candidarmi. Voglio impegnarmi nella gestione della cosa pubblica dopo aver ampiamente dimostrato di essere capace di gestire, assieme a voi e per voi, una realtà importante come l’università».

Corradini è stato rettore dell’università di Camerino dal 2011 al 2017 ed oggi è professore ordinario di Informatica di Unicam. «Non vi chiedo un atto di fiducia, ma una scelta consapevole. Mi conoscete già e sapete che non lascerò indietro nessuno, che parlando con tutti potremo essere noi stessi come comunità un esempio per il paese. Come le molte nostre famiglie che hanno affrontato la crisi economica, come tutti noi che abbiamo saputo tenere testa al terremoto e all’emergenza che ha invaso il nostro territorio; siamo da tempo descritti come una comunità di persone operose, rispettose del prossimo e solidali con chi è più sfortunato di noi, è questo il momento di tracciare una linea e condividere per tutti noi un futuro ancora migliore che parta dalla consapevolezza di ciò che siamo. L’università, il faro di tutti i mari, specialmente quando in tempesta, mi ha insegnato a valorizzare i giovani e la loro visione del futuro, la loro forza ed energia di cui tutti noi abbiamo bisogno. Parliamo anche a loro – ha concluso Corradini – sfatiamo questo luogo comune dell’Italia “vecchia” che dimentica le nuove generazioni; questa è un’altra sfida nella sfida. Torniamo alla politica e facciamone un qualcosa di cui andare fieri. Non vergogniamocene più».



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