«Viene spontaneo osservare che a Macerata l’estate, come accaduto per il Natale (leggi), giunge all’improvviso». Il consigliere comunale Andrea Marchiori (Forza Italia) interviene sul tema in discussione al primo punto oggi nell’assise maceratese. L’esame del progetto di partenariato pubblico privato in project financing denominato “MacerataCulture. Progetto di gestione e valorizzazione del patrimonio turistico e culturale del comune di Macerata”, presentato dall’associazione temporanea di imprese guidata dalla coop Sistema museo. Il punto è stato aggiunto il 18 gennaio. E per Marchiori alle minoranze non è stato dato il giusto tempo per analizzare gli atti prima della discussione in Consiglio.
«L’amministrazione – scrive Marchiori – ha portato in Consiglio l’ennesima proposta d’urgenza come ordine del giorno aggiuntivo, sovvertendo l’ordine dei lavori su questioni che da tempo attendono di essere trattate. Questa volta, però, vi erano fondate ragioni per non far trattare l’esame del progetto di partenariato per la gestione museale. Anzitutto il provvedimento non è stato sottoposto all’esame né della prima commissione Affari istituzionali, sebbene la delibera preveda l’approvazione della bozza di convenzione e neppure della seconda commissione Programmazione economica, nonostante sia posta in votazione anche l’approvazione del progetto economico-finanziario. Ma vi è di più: la delibera contempla un contributo comunale per il raggiungimento dell’equilibrio del piano pari a 145mila euro annui per i nove anni di concessione. Ebbene, ciononostante, l’amministrazione non ha ritenuto che le commissioni dovessero esaminare questi aspetti ma, cosa ancor più grave, i consiglieri di maggioranza hanno bocciato le tre mozioni d’ordine con le quali si chiedeva di rinviare l’esame del provvedimento.
A ciò si aggiunga che neppure le ragioni d’urgenza sono state spiegate, o meglio è stato detto che l’urgenza dipendeva dal fatto che vi era la necessità di approvare la delibera e predisporre l’iter per l’affidamento del progetto entro l’estate. Ma insomma, possibile che non si poteva inoltrare il corposo materiale con dieci giorni di anticipo anziché con soli due giorni lavorativi? Con tale metodo, arrogante per chi lo ha proposto, mortificante per chi lo deve votare, si è creata una evidente ferita tra amministrazione e maggioranza da un lato e minoranza dall’altra, che va oltre le rispettive posizioni politiche. Lo affermo con grande rammarico perché in tutte le occasioni in cui si è discusso di provvedimenti utili al bene della città, la minoranza ha tenuto un comportamento rispettoso, collaborativo ed in diverse occasioni anche di sostegno con voto favorevole. Oggi questo non sarà possibile. Il sindaco ed i consiglieri di maggioranza, ne prendano atto, se vorranno».
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L’urgenza non può essere causata da un ritardo dell’amministrazione precedente ma da un fatto imprevisto ed imprevedibile. L’ arrivo dell’estate credo sia nelle cose.. il mancato passaggio in commissione, poi, è una vera scorrettezza e soprattutto un’ errore procedurale da parte di chi avrebbe dovuto vigilare. Ci lamentiamo spesso che l’opposizione in consiglio non fa abbastanza il proprio dovere: in questo caso è stata oggetto di ” esproprio proletario” delle proprie prerogative.
Al di là del metodo fascista(visto il patto del Nazareno, PD=FI=DESTRA)caro Marchiori una volta lette attentamente le carte,cosa avrebbe votato?La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Sig. Poloni,
le carte, anzi il faldone, io l’ho letto molto attentamente ma il Consiglio è organo collegiale che, prima di esprimere il proprio voto, svolge l’istruttoria nelle Commissioni. In questo caso è di tutta evidenza che l’argomento è “la cultura” e che pertanto la Commissione IV doveva esaminare l’oggetto della proposta di delibera, ma siccome il voto non è su un atto di mero indirizzo ma si chiede di approvare sia la convenzione che il piano economico-finanziario, si doveva approfondire l’esame della convenzione che impegna le parti per nove anni e l’investimento che è per il Comune di 145.000 euro l’anno per nove anni.
Per farle meglio capire la questione le trascrivo un passaggio della delibera: “l’investimento proposto (€325.996,00) è invece significativo e niente affatto trascurabile. Il contributo richiesto per il raggiungimento dell’equilibrio del PEF è pari a € 145.000,00 annui per i nove anni di concessione … L’onere che fa capo al Comune è sicuramente superiore rispetto all’affidamento in appalto dei “servizi di accoglienza, informazione, promozione e valorizzazione integrata dei luoghi di interesse turistico e culturale” sperimentato da giugno 2012 ad agosto 2017. Lo strumento dell’appalto, però, non si è dimostrato idoneo per incrementare in termini qualitativi e quantitativi l’offerta turistica della città, per promuovere il brand della città di Macerata, per azionare un percorso virtuoso di crescita complessiva dell’industria culturale locale e territoriale”.
In altri termini, l’Amministrazione proponente ammette che nei cinque anni passati gli appalti si sono rivelati inadeguati ed ora intende rimediare con un investimento decisamente più oneroso per la collettività ma con evidenti incertezze sull’esito.
Lei capirà che non stiamo parlando di lana caprina, ma di un parziale fallimento della gestione passata (riconosciuta dall’Amministrazione) e di una ipotesi che, vista la spesa, meritava approfondimento. Consideri che ieri un Consigliere di maggioranza ha sollevato molte criticità proprio sulla bozza di convenzione.
Così come imposta, non la voterò certamente.
La ringrazio per la sollecitazione.
Di nuovo grazie per la delucidazione,ma mi permetta una battuta:il fatto che un Consigliere di maggioranza sia critico con i suoi non fà testo trattandosi del PD.