di Walter Cortella
Anche questa è fatta! La lunga maratona della 49ª edizione del Festival Macerata Teatro si è conclusa con la tradizionale cerimonia della proclamazione dei vincitori della prestigiosa kermesse del teatro Lauro Rossi, alla presenza della vice sindaco, Stefania Monteverde e di Luciano Messi, sovrintendente di Macerata Opera Festival. La manifestazione ha confermato di godere immutato affetto non solo presso il fedele pubblico, sempre numeroso ed attento ad ogni spettacolo, ma anche presso il vasto mondo degli “amatoriali”. Molte sono state, infatti, le domande di adesione, a riprova dell’importante posto che il Festival occupa da anni nel vasto panorama nazionale di rassegne e concorsi. Ricordiamo che segue, per longevità, quello di Pesaro, giunto alla 70ª edizione. La commissione selezionatrice ha avuto il suo bel da fare per scegliere i lavori da ammettere alla fase finale. Nel corso di sette appuntamenti domenicali si sono avvicendate altrettante compagnie, sicuramente la massima espressione del teatro amatoriale nazionale in evidente crescita. Con il meglio della loro produzione artistica, hanno dato vita ad una competizione molto vivace e dall’esito finale incerto. Impossibile fare un pronostico. Ogni lavoro aveva le giuste prerogative per aspirare all’ambito Trofeo. Arduo, dunque, anche il compito della giuria tecnica.
La Barcaccia di Verona, che ha avuto l’onore di essere la prima a scendere in lizza, ha allestito un elegante spettacolo goldoniano, Il ventaglio, interpretato e diretto da Roberto Puliero. Ben tre componenti del cast hanno ottenuto riconoscimenti individuali a conferma dell’elevato valore della scuola teatrale della città scaligera. Giulia Vespertini, “Briosa, scoppiettante ed ironica, dimostra buona attitudine al palcoscenico interpretando una fresca e vivace Giannina”, è stata premiata come migliore attrice non protagonista. A Giuseppe Vit, “Per aver saputo rendere il personaggio di Timoteo (lo speziale) preciso ed efficace nella sua comicità, tracciandone nitidamente i contorni caratteristici”, è stato assegnato il “Premio Silvio Spaccesi” per la migliore caratterizzazione maschile. Infine, Roberto Puliero ha conquistato il “Premio Ugo Giannangeli” destinato al miglior attore con la seguente motivazione: “La sua interpretazione goldoniana, precisa ed efficace, ha esaltato le caratteristiche del personaggio (il Conte). Ha dimostrato piena e consapevole padronanza scenica”. Decisamente un lusinghiero successo per gli amici veronesi. Giampiero Piantadosi, attore-regista de Il Teatro del Sorriso di Ancona, ha ottenuto una menzione speciale per il miglior testo originale per la complessa e riuscita riduzione teatrale di Chi mi ha ucciso?, tratto dall’omonimo romanzo thriller del giornalista anconetano Giancarlo Trapanese. La Piccola Ribalta di Pesaro, con il suo apprezzatissimo Improvvisamente l’estate scorsa di Tennessee Williams, ha ottenuto due prestigiosi riconoscimenti: miglior allestimento scenico a Bisser Genga “Per la semplicità e l’efficacia della scenografia, per la ricerca e la coerenza storica nella scelta dei costumi e per la potenza evocativa degli effetti sonori e visivi” e migliore attrice alla raffinata Amarilli Sucato, nel ruolo di Mrs Venable. Questa la motivazione: “Per l’eleganza e la forza espressiva in piena aderenza con il personaggio. Per la sua capacità di tenere costantemente alta la suspence fino all’acme della storia”.
Il premio per la miglior regia è stato, invece, appannaggio di Andrea Castelletti che ha sapientemente diretto Molto piacere di Laura Murari, messo in scena dal Teatro Impiria di Verona. La commedia La governante di Vitaliano Brancati, presentata dalla Compagnia dell’Eclissi di Salerno, «vecchia» e stimata conoscenza del Festival maceratese, ha ottenuto con la votazione di 9,22/10 il più alto indice di gradimento del pubblico. Il successo dei salernitani è stato completato dal premio quale migliore attrice giovane assegnato alla interessante Annalaura Mauriello con la seguente motivazione “Semplice e passionale, ha reso il personaggio di Jana carico di sentimento, in linea con la drammaticità del testo”.
Infine, la Compagnia del Bianconiglio di Eboli, con Settàneme, diretto e interpretato da Bruno Di Donato, si è aggiudicato l’ambito «Trofeo Angelo Perugini» quale migliore spettacolo dell’edizione 2017 del Festival Macerata Teatro. Ampia e circostanziata la motivazione: “Originalità e ricerca nella costruzione di un testo inedito. Valorizzazione della cultura e tradizione del territorio di provenienza della Compagnia, della sonorità della lingua e della musica campana più in generale. Capacità di attualizzare un tema così interessante ed emozionante attraverso racconti popolari. Coralità nella recitazione, teatralità unica e di gruppo. Bellissime le musiche originali proposte, risultate sempre funzionali allo spettacolo”. In effetti, la performance corale degli ebolitani è stata molto apprezzata dal pubblico. Il loro successo è legittimato, anche in questo caso, dalla menzione per la qualità delle musiche composte dal poliedrico Di Donato, visibilmente emozionato al momento della consegna del premio. Una sola compagnia, quella anconetana del Teatro Drao & Teatro Tre che ha presentato Venus, non ha ottenuto alcun riconoscimento. Sono un po’ deluso: ho apprezzato la profondità del testo e la convincente esibizione dei due validi interpreti, Davide Giovagnetti, autore e regista di una pièce di alto valore artistico e Patrizia Giacchetti. Nell’impegnativo ruolo di Wanda ha sfiorato il premio con una lusinghiera nomination come migliore attrice. Ciò nulla toglie, comunque, all’operato della giuria tecnica, assolutamente condivisibile. Quando il livello qualitativo degli spettacoli è globalmente piuttosto alto, può accadere che per un’inezia qualcuno resti escluso dall’élite dei premiati. È forse il caso di Venus.
La 49ª edizione del Festival ormai appartiene alla storia del teatro e gli organizzatori possono ritenersi più che soddisfatti del risultato conseguito. Fra poco, sarà tempo di cominciare a pensare all’edizione del cinquantennale. Al termine della cerimonia di premiazione, nel solco della tradizione, la Compagnia Ctr ma messo in scena il dramma Enrico IV di Luigi Pirandello, con la regia di Paolo Nanni, del quale riferiremo in un prossimo servizio.
(Le foto di repertorio sono di Ettore Lambertucci)
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