Caro Teatro, cala il sipario:
ecco i premiati

CIVITANOVA - Il riconoscimento dedicato ad Arnaldo Giuliani è andato alla studentessa Beatrice Elisei, quello in onore di Danilo Venturini alle compagnie "La fabbrica dei sogni" e "CTR"

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Con l’adattamento del Moby Dick si è chiuso il sipario sulla ventesima edizione della rassegna Caro Teatro curata dalla compagnia teatrale Civitanovese “La Piccola Ribalta”. Per l’occasione è stata allestita nel foyer una mostra con il cartellone di tutte le precedenti rassegne. Consegnati i premi ai giovani studenti delle scuole cittadine che hanno vinto il concorso Arnaldo Giuliani e e Danilo Venturini. «Una celebrazione discreta eppure fortemente significativa – commenta Luigi Ciucci – che attesta la storia di una manifestazione, che per longevità, porta Civitanova ai primi posti della tradizione teatrale della nostra regione. Non di meno va sottolineata la continua valorizzazione del nostro teatro storico teatro intitolato ad Annibal Caro e della città alta che, anche attraverso questa ricorrenza, ha potuto accogliere e appassionare di anno in anno un pubblico sempre nuovo». La giornalista in erba che raccoglie l’eredità di Arnaldo Giuliani, premiata col primo posto è Beatrice Elisei allieva della 4C del liceo scientifico “Leonardo Da Vinci” di Civitanova. Si è voluta inoltre assegnare una menzione speciale fuori concorso al giovanissimo Riccardo Amicuzi  della prima media dell’istituto comprensivo “Raffaello Sanzio” di Porto Potenza per il suo apprezzatissimo elaborato.

F44A1516-325x217Il secondo concorso, dedicato a Danilo Venturini è stato riservato alle compagnie teatrali che partecipano alla rassegna e è basato esclusivamente sul gradimento del pubblico dando la vittoria al punteggio più alto espresso al termine di ogni rappresentazione. Quest’anno il riconoscimento è andato alle compagnie riunite “La Fabbrica dei Sogni” di Tolentino e “CTR” di Macerata per la commedia “Grisù Giuseppe e Maria” su testo di Gianni Clementi e regia di gruppo. La compagnia ha voluto celebrare il legame ventennale con la città con la prima di un’opera originale di Ubaldo Sagripanti “Io vidi Moby Dick”, un lavoro intenso ispirato al capolavoro di Melville e arricchito dalla regia di Antonio Sterpi. Uno spettacolo per raccontare l’avventura del Pequod, di Moby Dick e il capitano Achab riproponendo il capolavoro di Melville ai giorni d’oggi con una freschezza e una passione che il pubblico numeroso e partecipe ha apprezzato con un lungo applauso. «Cinque splendidi pomeriggi nel nostro teatro storico – ha commentato l’assessore Maika Gabellieri – Non posso che complimentarmi, a nome del sindaco e di tutta la giunta, con il gruppo “La Piccola Ribalta”, che ci ha coinvolto nella vicenda di Ishmael trasmettendoci emozioni a non finire. Ci auguriamo di rivederlo presto in scena».



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