La Sacci passa di mano:
da Caltagirone ai tedeschi di Italcementi

CASTELRAIMONDO - La società romana ha ceduto tutte le attività del cemento legate all'Italia, anche la controllata Cementir, al quinto produttore di cemento a livello mondiale. L'accordo è stato sottoscritto lunedì scorso ed annunciato a mercati finanziari chiusi

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Il cementificio Sacci

 

Dalla Cementir Holding di Caltagirone alla Italcementi, controllata interamente dal gruppo tedesco Heidelberg Cement Ag. Nuovo cambio di proprietà per il cementificio tra Gagliole e Castelraimondo, dopo la vendita del gruppo Sacci a Caltagirone, nell’estate del 2016, chiuso dal maggio 2015. La società romana ha ceduto tutte le attività del cemento legate all’Italia, e dunque anche la controllata Cementir Sacci, alla Italcementi, quinto produttore di cemento a livello mondiale. L’accordo è stato sottoscritto lunedì scorso ed annunciato a mercati finanziari chiusi. La cessione riguarda il 100 per cento del capitale sociale di Cementir Italia e delle controllate Sacci spa e Bentontir spa. “L’attività di Cementir Italia comprende 5 impianti di cemento a ciclo completo e 2 centri di macinazione di cemento, così come il network di terminali e le centrali di calcestruzzo in Italia – si legge in una nota della Cementir – il controvalore della transazione (enterprise value) è di 315 milioni di euro su base cash and debt-free. L’operazione è condizionata all’autorizzazione da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e la chiusura dell’operazione è prevista per l’inizio del prossimo anno”. Sino a quando l’acquisizione non sarà completata, le due società saranno separate. Prosegue la nota Cementir: “Nel 2016 i ricavi pro forma delle vendite del gruppo Cementir Italia sono stati pari a 136 milioni di euro, considerando Cementir Sacci per 12 mesi poiché è stata acquisita il 29 luglio 2016”. Francesco Caltagirone, Presidente e Amministratore Delegato di Cementir Holding ha dichiarato: “A seguito di questa operazione l’indebitamento finanziario netto del gruppo a fine 2018 sarà prossimo a 0,5 volte il margine operativo lordo. Questo ci darà la possibilità di cogliere altre opportunità che si dovessero presentare in futuro, così come accaduto negli ultimi dodici mesi”. Si legge in un’altra nota diramata da Italcementi: “Questi asset – si spiega – andranno ad aggiungersi alla struttura industriale Italcementi oggi formata da 6 cementerie a ciclo completo, un impianto per prodotti speciali, 8 centri di macinazione del cemento, 113 impianti di calcestruzzo e 13 cave per inerti”. “Dopo decenni dall’ultima acquisizione – conclude la nota – Italcementi torna per la prima volta a investire e crescere, concentrando la propria attenzione sull’Italia. Un segnale di fiducia verso il Paese e verso il settore italiano delle costruzioni, che ha vissuto un decennio difficile dopo la crisi iniziata nel 2008”. L’integrazione tra Cementir Italia e Italcementi si stima che consentirà di avere 25 milioni di euro di sinergie sui costi entro il 2020.



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