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Il Golf Village sulla piattaforma ‘che scotta’
Via libera del Comune, pallina alla Provincia

PORTO RECANATI -  L’ingegner Alessandro Andrenelli: “Con le Opere Laiche Lauretane c’è già l’accordo per ampliare a 25 ettari l’area di gioco complessiva a disposizione dei 110 soci”. Il parco fluviale del Musone e il caso Club House 

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Alessandro Andrenelli

 

di Maurizio Verdenelli

Il paesaggio è di assoluta bellezza: qui il lungomare di Porto Recanati alla confluenza con il Musone, poi man mano il verde della pianura con un reticolo di laghetti ricchi di acque, sullo scenario il profilo inconfondibile della Santa Casa con i suoi ‘merletti’ e la cupola, più indietro Recanati. L’azzurro pieno dell’8 settembre che sa ancora di estate piena, è attraversato in un lampo da due jet supersonici dell’Aeronautica militare italiana: star fighter 704, due gioielli sul cielo sopra Loreto. Un omaggio rituale, ogni anno, per la Festa della Madonna, mirabile Patrona dell’aviatore. “Vede, ho fatto tutto questo per vederci correre, libero, come dovrebbero fare tutti i bambini della sua età, mio figlio, 8 anni” dice Alessandro Andrenelli, ingegnere gestionale pendolare tra le Marche e il Nord (“là la ripresa si sente davvero”). Andrenelli, 51 anni, osimano è il presidente del club ‘Golf Village’ realizzato nel 2013 a Porto Recanati su terreni presi in affitto dalle Opere Laiche lauretane. Cinque ettari, inondati dalla brezza marina (l’Adriatico è ad un passo): tutte buche ‘par 3’ ma rese difficili per la presenza degli specchi d’acqua. “Abbiamo bisogno d’espanderci, abbiamo 110 soci ormai.

golf-village-5-325x244Le nostre quote sono popolarissime non certo da ricchi: da 100 a 600 euro annui. Così contiamo d’affittare altri venti ettari, dalle Opere Laiche che ci metterebbe a disposizione anche un casolare da trasformare in foresteria: c’è già un accordo con la proprietà di queste terre che fanno parte del parco fluviale del Musone e dunque protette. A questo proposito, a luglio abbiamo avuto la visita del sindaco ing. Roberto Mozzicafreddo e, tra gli altri, anche dell’assessore allo Sport. Si sono compiaciuti: andate avanti così” rivela Andrenelli. “Il comune si è detto dunque disponibile perché l’intero progetto venga completato”. “Siamo rispettosi sia delle regole di un gioco affascinante amato in tutto il mondo che vive di queste e soprattutto dell’ambiente. Non pensiamo certo, per assurdo, di fare alcuna speculazione sia perché siamo semplici locatari, siamo perché amiamo il verde. Ed inoltre come sarebbe possibile costruire, per assurdo, palazzi e ville in un parco fluviale?! Qui tutti i manufatti devono essere movibili e non superare i 50 metri quadrati. La club house che è il cuore del Golf Village, visibile dalla strada litoranea, è stata eretta su pilastri rimovibili in adesione assoluta alle forme strutturali del paesaggio circostante, da non alterare così, il contesto ambientale, in ottemperanza ai regolamenti comunali ed ai vincoli della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche.

golf-village-1-325x244Siamo stati passati ai raggi X, naturalmente e tutto è risultato perfettamente nel solco della legge. Infatti, non a caso, i pareri favorevoli sia del Comune, sia dell’Asur 3, sia della stessa Soprintendenza e la prescritta autorizzazione paesaggistica” dice ancora il legale rappresentante della soc. Golf Village srl. “Già dal progetto del 2010, avevamo richiesto di poter predisporre servizi e spazi dedicati all’infermeria, allo spogliatoio donne, al bagno disabili, alla scuola di golf, alla manutenzione delle attrezzature, al rimessaggio delle macchine per la manutenzione del campo (ci basterebbe anche soltanto un container) allo sgabuzzino di cui è, suo malgrado, tuttora carente. Siamo in crescita e tali attrezzature sono richieste espressamente dal Coni per adeguarsi alla normativa in materia di impiantistica ed acquisire l’idoneità all’omologazione.

golf-village-6-300x400 E’ un passo indispensabile, richiesto da tutti i soci, per l’affermazione definitiva di questa realtà giovane cui nuovi golfisti si stanno avvicinando anche in provincia di Macerata, dove un impianto così non esiste. E molti sono gli appassionati provenienti da tutta la regione. E c’è bisogno di spazi comuni perché il golf è anche questo: dialogo, incontro, scambio ed amore per la Natura. Sia chiaro: quando il Golf Village non esisterà più, non ci sarà più traccia dei manufatti eretti con piloni e viti e tamponati con tende. Sono pronto a pagare anche una fidejussione per le nuove opere così necessarie come l’infermiera e gli impianti igienico sanitari indispensabili” dichiara Andrenelli mentre nel labirinto stretto della Club House ci si muove a fatica tra sacche, bastoni e carrelli. Le palle, anzi le palline (così dolorose se, ‘piovendo’ dall’alto sul campo, ti colpiscono in capo) no: quelle sono nelle mani della Provincia di Macerata perché il Golf Village vada finalmente in ‘buca’ all’ombra della Santa Casa e al cospetto del Giovane Favoloso.

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