Primarie, i 4 cavalieri di Orlando:
“Nel Pd c’è la sinistra ed è fondamentale”

POLITICA - Presentata la lista che sostiene la candidatura alla segreteria del Pd del ministro della Giustizia. Caterina Rogante di Macerata, Alessandro Vallesi di Civitanova, Claudio Cavallaro di Castelraimondo e Cristina Arrà di Urbisaglia. Tra i sostenitori anche gli assessori maceratesi Canesin e Iesari

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Alessandro Vallesi, Marco Cavallaro e Caterina Rogante presentano la lista provinciale per la mozione Orlando

 

di Claudio Ricci

Quattro candidati per Andrea Orlando in provincia per le primarie del Pd di domenica. Quattro giovani amministratori, candidati con la lista del ministro alla Giustizia per affermare un concetto: “Dentro il Pd, c’è la Sinistra e gioca un ruolo fondamentale”, per usare lo slogan del presidente di Estra-Gas Marca Alessandro Vallesi. Con lui in squadra i consiglieri comunali Caterina Rogante di Macerata (capolista), Claudio Cavallaro di Castelraimondo e Cristina Arrà di Urbisaglia. Sono loro che cercheranno di entrare a far parte dei mille che costituiranno dopo il voto l’assemblea nazionale del partito. “Abbiamo cercato di rappresentare il territorio provinciale raccogliendo anche le istanze delle zone colpite dal sisma”, ha spiegato il coordinatore della lista Marco Cavallaro. Una rappresentanza di giovani e di amministratori accomunata da una valutazione “non positiva degli ultimi 3 anni – spiega Cavallaro – In cui ci si è dimenticati che il partito è prima di tutto un luogo di confronto e non uno strumento per valutazioni personalistiche. Oggi siamo un partito che sta affrontando un momento di difficoltà che però vuole affrontare problemi complessi con soluzioni complesse”. Una visione che rifugge, come sottolinea il coordinatore le “derive personalistiche” e che ha tra le priorità la separazione tra candidatura a segretario e quella a premier. “Una scissione che può essere elemento utile alla vita del Partito e del Paese – sottolinea Cavallaro – Il partito è cosa molto più complessa di una bocciofila. Va rispettata la maggioranza ma se c’è anche la minoranza”.

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Presente anche l’assessore Alferio Canesin supporter di Orlando alle primarie. In seconda fila Nicola Perfetti

L’ obiettivo delle 23 pagine della mozione Orlando è quello ricompattare il centrosinistra prendendo ad esempio l’esperienza del governo Prodi. “Oggi purtroppo siamo in mano ad un leaderismo che ci consegna in mano a figure carismatiche ma che sul lungo periodo cancellano le strutture del partito e il dialogo – è la riflessione di Rogante che a Macerata condivide il supporto ad Orlando con gli assessori Alferio Canesin e Mario Iesari.  “Una delle parole chiave di Orlando è ‘unità’ – ricorda il consigliere che sta per diventare mamma – Come unità di intenti con il popolo italiano. Un’unita persa come abbiamo visto nel referendum del 4 dicembre scorso”. Buona scuola e job act sono le colpe del ‘turboriformista’ Matteo che nell’analisi di Rogante ha perso “nella troppa fretta” un’occasione per dialogare con le parti sociali (sindacati e associazioni) portando allo “scollamento tra politica e società civile”. “Siamo oggi un partito che non si colloca nè al centro, nè a sinistra – dice Rogante – Troppo spesso inseguiamo temi populistici e troppo poco spesso ragioniamo nel merito delle scelte”.  Per Vallesi, che porta in dote il miglior risultato regionale per Orlando della fase congressuale, la scelta è ideologica e di fondo:”Chiediamo a tutti i compagni il voto per la candidatura di Orlando. Anche a chi oggi è in Mdp o nel guado e non si capisce cosa voglia fare. Vogliamo andare alle prossime elezioni con una coalizione di centrosinistra. Orlando è l’unica candidatura ‘ponte’ in grado di riaprire il dialogo con la sinistra e che in prospettiva può ricostruire una coalizione di centrosinistra”.

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