di Alessandra Pierini
Nella vita è un artigiano, ha uno scatolificio a Tolentino. Il suo sogno è quello di fare lo scrittore a tempo pieno. Intanto si alza alle 5 del mattino e dedica qualche ora ai suoi romanzi e progetti letterari.
Del suo ispettore Nardi, protagonista del libro “Nessuno sa chi sono io” si è accorto “Il venerdì” di Repubblica che qualche settimana fa lo ha inserito all’interno di un percorso tra le regioni italiane alla ricerca dei “piccoli Montalbano”.
Tra i nomi di tanti scrittori italiani, Mauro Mogliani a sorpresa ha trovato anche il suo. «Mi ha telefonato il titolare di una libreria che vende i miei testi e mi ha detto che ne aveva venduti diversi, dopo la pubblicazione».
L’ispettore Nardi si distingue per il carattere e per il suo modo di condurre le indagini, è totalmente inventato o meglio assomiglia un po’ ad un amico dello scrittore. Sarà protagonista del nuovo libro che uscirà a breve e in cui darà la caccia ad uno psicopatico che fa perdere la memoria alle sue vittime.
Cosa c’è di Mogliani nell’ispettore Nardi? «Quasi niente, a parte l’amore per le donne. Credo che il rapporto uomo donna vada indagato a fondo per capire perchè gli uomini si comportano in un certo modo».
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