Piero Ciccarelli
La Regione pagherà un indennizzo a Piero Ciccarelli, che aveva fatto causa all’ente dopo essere stato sollevato dall’incarico di direttore del Servizio salute, nel maggio 2016. Una transazione per non andare a processo. Un accordo conciliativo, concluso il 22 marzo al tribunale di Ancona, del quale non si conoscono i contenuti ma che presumibilmente ammonta a decine di migliaia di euro che la Regione dovrà sborsare in un momento di estrema difficoltà sia per il territorio, alle prese con l’emergenza sisma, sia per l’ente stesso, dopo l’annullamento del contestatissimo “concorsone” per i dirigenti.
Si chiude esattamente dopo 10 mesi la vicenda collegata al licenziamento di Piero Ciccarelli, all’epoca direttore del servizio Salute e ai vertici della sanità regionale. Un recesso che la Regione aveva spiegato con uno stringato comunicato stampa, adducendo la “imprescindibile natura fiduciaria del rapporto” collegato alla posizione rivestita da Ciccarelli. Un provvedimento improvviso, immediatamente contestato dal medico maceratese che, poco prima, era stato coinvolto in un’inchiesta relativa a presunti appalti pilotati nella sanità marchigiana, una vicenda nata da una precedente indagine a seguito della quale è stato celebrato un processo in cui tutti gli imputati sono stati assolti. Una transazione per evitare il processo e il rischio di un risarcimento che avrebbe potuto essere molto più grande, con una richiesta di Ciccarelli stimata superiore ai 300mila euro. Evidentemente dalle parti di palazzo Raffaello, dopo il licenziamento lampo di Ciccarelli, hanno ritenuto che la legittimità stessa dell’atto fosse in bilico e che la Regione potesse essere condannata a una spesa maggiore, tenuto conto anche di condanne subite in passato per licenziamenti di altri manager della sanità.
Ciccarelli chiede il reintegro: “Illegittima la revoca dell’incarico”
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il 25 maggio 2016 alle 16:19
Ma come, è solo indagato, non ancora imputato e gli si riserva questo trattamento? Cos’è, la Regione ha prove schiaccianti di colpevolezza che la Procura non ha? Così come siamo abituati in Italia, questa mi sembra proprio un ingiustizia. La giustizia non è uguale per tutti, l’ingiustizia nemmeno, ma signora mia dove andremo a finire di questo passo?
Ceriscioli, non ne ha fatto mai una giusta ch’è giusta. Già all’epoca dei fatti, la decisione di esonerare il Dottor Ciccarelli fu un sopruso vergognoso.