Una nuova scuola firmata dall’architetto Mario Montalboddi per Loro Piceno. Questa la decisione della Commissione scuola per la primaria “Santini”, inagibile dopo il sisma. Una scelta fatta in accordo con il Comune, gli ingegneri dello staff di Errani e il dipartimento Strutture dell’università di Genova. Montalboddi ha presentato un progetto quasi del tutto definito. Prevista un’ampia terrazza panoramica che affaccerà da un lato sui Sibillini e alle spalle su castello Brunforte. Ci saranno anche collegamenti con la vicina scuola dell’infanzia in via di ricostruzione dopo il terremoto che permetteranno a tutti gli alunni di raggiungere facilmente la mensa. La sicurezza sismica della struttura, che verrà realizzata in acciaio, sarà garantita dagli studi fatti da Sergio Lagomarsino e Stefano Podestà dell’università di Genova. I tecnici impiantisti e di prevenzione incendi saranno invece interni all’ufficio del commissario Errani. La scuola prevederà, oltre alle cinque classi della primaria, l’intero piano dedicato a laboratori ed attività didattiche, biblioteca e altri spazi polifunzionali. Gli alunni non avevano più la scuola né la mensa dalla scossa del 24 agosto ed erano stati spostati nella scuola media vicina. Con la Regione, il Comune cercherà di completare sia la primaria che l’infanzia in contemporanea. I piccoli dell’asilo al momento vanno a scuola nel piano seminterrato delle medie. Il sindaco Ilenia Catalini ringrazia la forte collaborazione tra istituzioni locali, regionali e nazionali: “Il commissario Errani ha dettato una marcia forzata sul tema scuola – dice Catalini in una nota – dimostrando di portare un valore aggiunto e non di essere motivo di lentezza. Spesso è come ti poni che fa cambiare la percezione delle cose. E questa è una di quelle. E la Regione e l’ufficio della Ricostruzione non sono alieni da questo lavoro. Sono operatori silenziosi ma presenti. E’ giusto dire anche ciò che funziona, non solo lamentare ciò che non va”.
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Ma Loro Piceno non è inclusa nel progetto del polo scolastico unico?
Se i tetti di facevano pendenti c era un motivo…..somari.
Anche a me queste coperture piane dalle nostre parti non piacciono cmq….,tutte uguali queste strutture mi sembra CORRIDOMNIA, solo una domanda…. ma la Politecnica delle Marche e la Facoltà di Architettura di Ascoli che fine hanno fatto in questa “ricostruzione”
Come architetto progettista sono abituato a partecipare a concorsi di progettazione nazionali ed internazionali, qualcuno mi può dire se per la ricostruzione delle opere pubbliche nelle zone terremotate verranno mai banditi concorsi di progettazione architettonica?
Che la ricostruzione di opere pubbliche come le scuole (con consulenti di fiducia del Commissario e la vernicetta dell’Università), da appaltare a cura della stazione unica degli appalti (invitalia), fosse strategicamente nelle priorità della ricostruzione (a secco, cioè prefabbricata) era chiaro e implicito sin dal decreto di nomina del Commissario straordinario. E’ strano che sino ad oggi quasi tutte le Università interpellate si sono dichiarate totalmente o parzialmente indisponibili e nessun progetto risulta attualmente cantierabile. Questo di Loro Piceno è veramente, almeno per ora, un curioso e virtuoso “unicum”.