Prosegue incessante l’attività di recupero di beni culturali. Due le operazioni coordinate e dirette dai funzionari dell’unità di crisi regionale dei beni culturali a Nemi, frazione di Fiordimonte: recuperato sia l’archivio diocesano che le opere all’interno della chiesa di Santa Maria Assunta. Il primo intervento diretto dalla Soprintendenza archivistica dell’Umbria e delle Marche di Perugia, che ha coordinato i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Ancona e dei caschi blu della cultura, con l’ausilio dei battaglioni mobili carabinieri di Bari e Bologna, per mettere al sicuro l’archivio diocesano contenuto nella chiesa Santa Maria Assunta. L’attività seguita dagli archivisti della diocesi di Camerino ha permesso di recuperare l’intero archivio. Tra i beni recuperati alcuni manoscritti risalenti al 1500, due pergamene del 1400 e varia documentazione che va dal 1500 al 1800. L’archivio, dopo una prima sommaria catalogazione, e’ stato messo al sicuro nei depositi della curia di Camerino. In seguito, sotto la direzione degli storici dell’arte della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Ancona, sono stati prelevati e messi in sicurezza i beni mobili contenuti nella chiesa di Santa Maria. Tra i beni prelevati, una cinquantina, figura una imponente tela ottocentesca (260×240) della Madonna, un trono processionale, sempre dello stesso periodo, alto oltre due metri al cui centro trova alloggiamento un ovale olio su tela raffigurante la Madonna a cui e’ intitolata la chiesa, e a cui sono molto devoti gli abitanti del piccolo borgo parzialmente distrutto dal sisma. Alle operazioni, a cui hanno partecipato anche gli operai comunali, hanno assistito alcuni degli abitanti tra i quali l’ex sindaco Massimo Citracca. Tutti hanno seguito con commozione il prelievo delle opere, con la speranza che le stesse possano essere rimesse al loro posto non appena i contenitori saranno restaurati.
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