Incontro nella Capitale tra i “vissani di Roma” ed alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale, per parlare della ricostruzione della “Perla dei Sibillini”. Ricostruire le persone per ricucire la comunità. Su temi e obiettivi fondamentali, e sul futuro di Visso e della sua valle, si è svolto l’incontro pubblico tra il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini e i proprietari non residenti delle seconde case sempre nella “perla” dei sibillini. Questa volta a chiamare il sindaco, sono stati i “romani di Visso”: quella grande comunità di cittadini che a Visso hanno le origini, sono legati dai ricordi dell’infanzia, o semplicemente hanno scoperto la città delle Guaite per motivi di lavoro, per ragioni di turismo o soltanto perché attratti dal luogo. L’iniziativa ha riscosso un grandissimo successo, oltre le aspettative degli organizzatori, un comitato spontaneo di cittadini desiderosi di partecipare alla ricostruzione del borgo devastato dal sisma del 24 agosto del 26 e del 30 ottobre. Oltre 350 persone si sono trovate nella location scelta per l’occasione, lo “Scout Center” in largo dello Scoutismo: tutti insieme per ascoltare il sindaco, ma anche gli altri amministratori comunali Gianluigi Spiganti Maurizi e Filippo Sensi. I tre amministratori, a partire dalle 10 di domenica, sono stati a disposizione tutta la mattina e anche oltre, per aggiornare i romani di Visso sulla situazione attuale e sulle prospettive future in tema di ricostruzione e di rinascita.
“È difficile farsi ascoltare in tutte le sedi istituzionali – così ha iniziato il suo intervento il sindaco – e a volte si ha la sensazione di essere lasciati soli, al cospetto di poteri a noi superiori che non sempre mostrano interessi comuni ai nostri. Basti pensare all’equivoco generato dagli sms solidali: quando attraverso queste campagne si spinge ad aiutare la ricostruzione di opere che dovrebbero essere assicurate dallo Stato, non si presta aiuto ai cittadini, ma si aiuta lo Stato. Sono queste iniziative a mio avviso che rischiano di nuocere a una buona ed efficiente amministrazione”. Dopo un’introduzione sullo stato dell’arte dei provvedimenti prodromici alla ricostruzione, sulle difficoltà incontrate in questi duri mesi di emergenza, sulle iniziative intraprese ma anche sui risultati raggiunti – in primis la definizione delle aree e l’inizio delle attività per l’impianto effettivo delle strutture abitative di emergenza (le cosiddette casette in legno), il sindaco ha lasciato la parola ai cittadini che hanno rivolto decine di domande. I principali temi toccati dai “vissani di Roma” sono stati le tempistiche per gli interventi di ricostruzione, il recupero dei beni conservati nelle abitazioni, la loro messa in sicurezza, l’effettività di progetti finanziabili e l’eventuale revisione delle zone “rosse” nel capoluogo e nelle frazioni. Non sono mancate richieste più specifiche, riguardanti servizi di pubblica utilità come cimitero e unità di soccorso, oppure richieste di rassicurazione da parte del sindaco e degli amministratori sulla esistenza anche per il prossimo futuro di luoghi di incontro e di aggregazione, molto importanti per chi si recava a Visso in vacanza e non vorrebbe perdere il contatto con l’amato borgo. È stato toccato, infine, anche il discorso relativo ai rapporti con gli enti vicini: l’auspicio dell’amministrazione vissana è quello di un fronte comune per individuare priorità e azioni condivise. La speranza effettiva è di insistere in tale tentativo per rafforzare la collaborazione. Al termine della manifestazione, amministratori e cittadini si sono aggiornati al prossimo incontro, che entrambe le parti sperano ancora più numeroso, e soprattutto portatore di notizie sempre migliori per il futuro della comunità da sempre costituita da residenti e non, unita mai come in questo momento dalle preoccupazioni sulla sorte di Visso e delle sue valli.
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