Interventi per salvare l’arte: messe in sicurezza le opere della chiesa e del convento di San Francesco a Matelica.
Si è conclusa oggi la messa in sicurezza delle opere contenute nell’edificio religioso gravemente danneggiato dal sisma di ottobre. L’intervento è stato eseguito in due momenti: la scorsa settimana i vigili del fuoco hanno provveduto a portare via le opere meno compromesse e oggi le restanti. Quindici i riquadri che compongono la cappella, nei quali è raffigurata la Passione di Cristo. L’operazione è stata seguita e monitorata da un restauratore del Mibact che ha provveduto ad eseguire piccoli lavori di messa in sicurezza delle opere. La messa in sicurezza è stata condotta dai funzionari dell’unità di crisi regionale, carabinieri e vigili del fuoco. Tra le opere più importanti conservate nella chiesa: il Purgatorio e l’Ascensione di Ercole Ramazzani, Due opere che risalgono al sedicesimo secolo. La Madonna in trono con santi di Eusebio da San Giorgio (1512), la Vergine con Bambino e santi di Francesco di Gentile (seconda metà del ‘400). La Madonna con bambino in trono di Marco Palmezzano (1501). L’Adorazione dei Magi (1566) e Il martirio di santo Stefano (1569) entrambi di Simone e Gianfrancesco da Caldarola. È invece del quattordicesimo secolo l’affresco di San Francesco, ritenuto appartenere alla cerchia di Giotto Paliotto.
(S. San.)
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