L’intervento dei vigili del fuoco per il puntellamento di Porta Boncompagni
Il nucleo Nbcr (nucleare, biologico, chimico, radiologico) durante la rimozione di materiale organico
Continua il lavoro dei vigili del fuoco a Camerino per recuperare in parte l’utilizzo del centro storico. Prosegue il puntellamento di Porta Boncompagni, ribattezzata “Porta Belluno” dalla squadra dei vigili del fuoco che ha continuato a rinforzare, dopo l’arco su cui si era già intervenuti a metà dicembre, la parte verticale. Sempre i vigili sono intervenuti in un’abitazione del centro storico, per recuperare materiale biologico dall’interno della casa. Visto il rischio di contaminazioni, l’operazione è stata svolta dal nucleo Nbcr (nucleare, biologico, chimico, radiologico) esperto in rimozione di materiale organico ed adeguatamente attrezzato allo scopo. Nei giorni scorsi è stata ridotta per la sesta volta la zona rossa, via Scalette è tornata transitabile per i residenti e l’area del grande palazzo demolito in via Sant’Agostino, con le operazioni di demolizione che si sono concluse il 28 dicembre, è stata tolta dall’area off limits.
Chiuso ufficialmente da ieri il campo di accoglienza alle Calvie, con i primi trasferimenti degli sfollati al campo container di Vallicelle, per cui si può presentare domanda per andare ad abitare, entro il prossimo dodici gennaio. Entro fine gennaio i posti disponibili in totale saranno soltanto 540, al momento ce ne sono 117, nel campo Vallicelle B. I bagni sono in comune, con sei docce per le donne ed altrettante per gli uomini. In un incontro pubblico, il sindaco Gianluca Pasqui ha detto che a breve saranno a disposizione i moduli per fare la richiesta per le casette in legno, ma che la presentazione della domanda non è legata all’effettiva disponibilità delle strutture. Possono presentare domanda soltanto coloro che hanno la casa con inagibilità E o F, certificata dalla scheda Aedes. I tempi tecnici di disponibilità delle Sae (soluzioni abitative di emergenza), questo il nome tecnico delle casette, variano da sei ad otto mesi dall’ordine e saranno collocate in aree già individuate a Vallicelle, San Paolo ed alle Calvie. Coloro che sono ospitati in strutture ricettive potranno restare sino alla scadenza del 30 aprile, data in cui per alcuni gestori finisce la convenzione con la Protezione civile e che sarà comunque garantita una sistemazione in altre strutture, per chi non ha più una casa.
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