di Gianluca Ginella
Una vendetta verso la donna con cui aveva avuto una relazione, che si sarebbe consumata attraverso la pubblicazione di un annuncio hard su internet, la diffusione di un video in cui è ripreso un rapporto sessuale avuto dalla coppia, e anche indicando la ex quale responsabile di pubblicazioni di annunci e foto oscene su internet di una conoscente. Queste, in sintesi, le accuse rivolte a un carabiniere in servizio nella nostra provincia e che deve rispondere di stalking nei confronti sia della donna con cui aveva avuto una relazione, sia verso una coppia. Il carabiniere respinge le accuse. La difesa: «una macchinazione orchestrata dalle persone offese». Oggi l’udienza davanti al gup del tribunale di Macerata è stata rinviata.
E’ un quadro d’accusa complesso quello che viene contestato a un carabiniere, ma che si può sintetizzare con la presunta volontà di compiere una vendetta nei confronti della donna con cui aveva avuto una relazione. Cosa comunque che il militare nega con forza. Tre le presunte vittime della vicenda: la ex compagna dell’uomo e una coppia (marito e moglie) di suoi conoscenti. Per quanto riguarda marito e moglie l’uomo avrebbe inviato loro, con numeri telefonici intestati a nominativi fittizi, numerosi sms dal contenuto offensivo e diffamatorio che facevano riferimento a pubblicazioni di annunci e foto oscene della donna, comparse su siti internet di incontri e di annunci per prestazioni sessuali. Sempre secondo l’accusa il militare avrebbe riferito alla coppia, che gestiva una attività commerciale, che responsabile della pubblicazione di quegli annunci era la sua ex, che li conosceva perché lavorava in un esercizio commerciale vicino alla loro attività. Avrebbe inoltre riferito ai coniugi che la donna aveva fatto minacce di morte verso di loro. Per quanto riguarda la donna con cui aveva avuto una relazione, durata dal 2009 al 2013, una volta conclusa l’uomo avrebbe iniziato a inviarle numerosi sms dal contenuto offensivo. Tra l’altro l’avrebbe accusata di intrattenere relazioni adultere.
Al suocero della donna, continua l’accusa, l’uomo avrebbe inviato sms anonimi dal contenuto diffamatorio, indicandola come donna di facili costumi. E ancora, prosegue l’accusa, avrebbe diffuso un video di un rapporto sessuale che aveva avuto con la donna e filmato di nascosto, di cui avrebbe fatto diverse copie in dvd per poi inviarle sia alla coppia che all’ex marito della donna. Infine avrebbe pubblicato su di un sito internet, creando un account, un annuncio hard in cui indicava il numero di telefono della ex. Cosa che, continua l’accusa, aveva comportato alla donna di ricevere telefonate da chi aveva letto l’annuncio e anche avances sul luogo di lavoro. Fin qui le accuse per fatti che sarebbero avvenuti nella nostra provincia fino all’inizio del 2014. La difesa dà una versione completamente diversa. «Il mio cliente respinge tutte le accuse, ritiene di non aver commesso alcun reato e di essere lui vittima di una macchinazione orchestrata dalle persone offese – dice l’avvocato Olindo Dionisi, che insieme al legale Fabrizio Giustozzi assiste il militare –. Lui da uomo delle istituzioni ha piena fiducia nella magistratura e confida di poter dimostrare la sua innocenza. Voglio sottolineare che il mio assistito sono oltre 30 anni che lavora per lo Stato, anni di onorata carriera senza appunti di alcun tipo». Oggi l’udienza preliminare è stata rinviata per gli effetti del decreto sisma. Parte civile intendono costituirsi la ex del militare, assistita dall’avvocato Patrizia Palmieri, e i due coniugi, tutelati dal legale Giampiero Emiliozzi.
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