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Santa Barbara, la festa
a Camerino e Tolentino

VIGILI DEL FUOCO - La patrona è stata celebrata anche nei distaccamenti

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Il dispiegamento del tricolore a Tolentino

 

(foto di Federico De Marco)

Sono le «forze dell’ordine più amate dagli italiani», ha detto il prefetto Roberta Preziotti. Mani e gambe di questa emergenza terremoto, volti rassicuranti per chi ha perso tutto e spera di ricominciare e oggi è la festa della loro patrona Santa Barbara. I vigili del fuoco, dopo le celebrazioni provinciali di questa mattina nella chiesa di Santa Croce a Macerata, nel pomeriggio hanno raggiunto i distaccamenti di Tolentino e Camerino per condividere con autorità e popolazione un momento di festa, certo, ma anche di ricordo e riflessione.  

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Elvio Tedeschi

 

TOLENTINO – «Una festa in un periodo di emergenza», ha detto il capo distaccamento di Tolentino Elvio Tedeschi durante le celebrazioni alla parrocchia dello Spirito Santo. «Un momento per fermarsi un attimo, riunirsi e rivederci tra noi pompieri e le nostre famiglie». Gli interventi a Tolentino solo per il terremoto sono stati 5261, che si aggiungono ai 1490 per incidenti, recuperi, soccorsi, dissesti. Ma «i dati statistici – dice Tedeschi – sono solo numeri. Io invece vorrei sottolineare l’impegno, la dedizione, la passione con le quali abbiamo affrontato ogni attività e questo sisma, dove alla professionalità si è aggiunta la vicinanza umana alle persone colpite. Perdonateci – ha concluso – se non siamo potuti arrivare contemporaneamente da tutti». Un pensiero anche al collega scomparso quest’anno a causa di un incidente in servizio che, a distanza di due anni, gli è costato la vita: «Un commosso pensiero alla memoria di tutti i colleghi del corpo nazionale dei vigili del fuoco caduti in servizio – ha detto Tedeschi – E un saluto particolare, colmo di affetto, ai genitori del compianto collega Roberto Torregiani». A ricordare Torregiani e a elogiare l’operato di tutto il comando anche l’ingegnere Stefano Tasso, sostituto direttore antincendi provinciale. Dopo le celebrazioni è stato il momento  della banda “N. Simonetti” dell’associazione musicale “N. Gabrielli , città di Tolentino”, che aveva rimandato i festeggiamenti di Santa Cecilia patrona della musica a causa del terremoto e che oggi si è unita a quelli della protettrice dei vigili del fuoco.

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I pompieri a Camerino con il vescovo Brugnaro

 

CAMERINO – Gli ottanta vigili del fuoco in servizio a Camerino, provenienti da Trento, da diverse parti delle Marche e da altre zone d’Italia per l’emergenza terremoto, hanno festeggiato la patrona Santa Barbara con una cerimonia celebrata dall’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, con don Marco Gentilucci, nella caserma del distaccamento camerte, anch’essa parzialmente danneggiata dal sisma. L’arcivescovo ha avuto parole di elogio e ringraziamento per l’operato instancabile, la vicinanza alla popolazione colpita, lo spirito di dedizione e sacrificio che i tangi vigili del fuoco mettono nel loro lavoro in questi giorni difficili. Accanto al capo distaccamento Ivano Antonini è intervenuto anche il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Achille Cipriani: «Per Camerino è importantissimo essere qui, un’attenzione particolare l’ho avuta, ringrazio tutto il personale che sta operando e chi viene da fuori. Ho avuto modo di ricordare che da due, tre mesi questo è diventato il comando più grande d’Italia, siamo 305 persone, a cui si aggiungono 30 unità di personale straordinario. Mi preme ricordare che il nostro lavoro si fonda sulla nostra professionalità, la nostra preparazione, ma fondamentale è anche il cuore. Il nostro mestiere lo si fa con il cuore, con la dedizione, vince sempre chi getta il cuore oltre l’ostacolo la tipicità del ruolo dei vigili del fuoco è proprio questa. Siamo un organismo tecnico dello Stato, abbiamo molte specialità nei vari settori. Molti interventi li stiamo facendo nei beni culturali, questa la chiamiamo la Firenze dei Sibillini, ce ne sono moltissimi. A Camerino stiamo operando sul palazzo ducale e sul rettorato, al duomo tra poco inizieremo i lavori di cerchiatura dei due campanili, la Dicomac presto darà disposizioni. Cercheremo di riaprire questa città, dando degli assi di penetrazione e per cercare di farla rivivere. Bisogna ridare speranza ai cittadini e far rivivere questa città, noi siamo qui per dare una mano». Dopo la cerimonia religiosa un momento conviviale, poi tutti subito al lavoro, ce ne sarà ancora tanto per molti mesi, l’emergenza terremoto continua. In tempi normali a Camerino di solito sono in servizio circa una decina di vigili, in questo periodo si arriva a ottanta, alcuni di loro sono dislocati nella vicina ex agenzia delle entrate.

(M. Or.)

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