di Federica Nardi
Una nuova scuola alle ex Casermette o ritornare nello storico edificio in centro. I genitori della Mestica si sono divisi sul futuro dell’istituto durante l’assemblea di oggi pomeriggio nella sede provvisoria dei Salesiani (perché le scuole dell’istituto comprensivo di via dei Sibillini, escluso l’asilo alla Fermi, sono inagibili dal 24 agosto). La Mestica e la sua preside Sabina Tombesi, che ha affrontato a testa alta i traslochi e la riorganizzazione (inadeguata a detta di molti genitori delle scuole montessoriane), ora sono tra due fuochi. Da un lato i genitori che non si fidano della sicurezza dello stabile dei Salesiani, parzialmente inagibile e dove le restrizioni sono tante, e quello dell’amministrazione che ha premuto l’acceleratore per la scuola Dante Alighieri ma ha lasciato la Mestica con un grande punto interrogativo su tempi e modi della ricostruzione. Per questo tra due settimane i genitori di elementari, asilo e medie si riuniranno per costituire un comitato trasversale che porti avanti le esigenze della Mestica con l’amministrazione di Macerata.
«Voglio sapere che tipo di stabilità ha l’edificio dei Salesiani – dice una delle mamme, Francesca Rosini – dato che i tecnici avevano detto che le scale avevano problemi anche prima del terremoto. Miglioriamo la sicurezza di questo edificio? Per quanto tempo dovremo starci? Tra due anni se continua così la Mestica muore, tutti vorranno andare nel nuovo polo della Dante Alighieri e sarà un problema per le persone che in queste scuole ci lavorano. Rendiamo tutte le scuole più affidabili, è un diritto degli studenti». Ad esempio, nella scuola dei Salesiani «le classi inagibili – dice Rosini – rimangono tali finché l’ingegnere non studia le planimetrie, fa i progetti e vede quanto costa. Non un lavoro semplice da fare in pochi mesi. Ma noi il 31 dicembre dobbiamo firmare una convenzione con i Salesiani. Che spazi ci danno? Non si sa. Come ce li danno, chi fa i lavori? Non si sa». Una convenzione che costerà l’affitto al Comune per non si sa quanto tempo e che preoccupa i genitori. Soprattutto quelli degli alunni elementari che seguono il metodo montessoriano. A spiegarlo è Simona Apolloni: «la scuola Montessori ha un metodo che richiede anche determinati spazi, come il giardino che qui ai Salesiani non possiamo utilizzare. Per noi quindi è fondamentale avere tempi certi perché i genitori che iscrivono i figli qui vogliono quel tipo di formazione e vengono da tutta la provincia. L’amministrazione dovrebbe saperlo». In assemblea anche il consigliere comunale 5 Stelle Carla Messi, che ha il nipote che va alle elementari. Lei è tra chi pensa che un nuovo polo scolastico alle Casermette «svuoterebbe il centro – dice Messi – Chi sceglie la Mestica lo fa anche per la posizione comoda rispetto a tutte le vie vicine al centro storico. Non serve per forza fare una scuola nuova, ci sono anche tecniche per rendere le scuole sicure». L’importante, dice Messi, «è che l’amministrazione abbia le idee chiare su cosa vuole fare. Perché se non prepariamo ora, che c’è stato il terremoto, i progetti per sistemare le scuole non vedremo mai i soldi per i lavori».
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Chissà come mai a fomentare la protesta, come se ce ne fosse bisogno, c’era una del M5s, che ha un nipote…la prossima volta ad una riunione scolastica approfitto e faccio anche il ritrovo dei parenti.
Quando si parla della sicurezza delle scuole per i nostri figli,non c’è chi fomenta, ma chi vuole delle risposte!!!
Svegliati Alba, lascia perdere la politica , scommetto che sei anche simpatizzante del PD…..
Ma se “rifanno” antisismica la Dante Alighieri perchè un genitore dovrebbe iscrivere suo figlio ad una scuola NON antisimica?
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Perchè si parla solo della Dante, quando TUTTE le scuole avrebbero bisogno di interventi?
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Ci saranno quindi iscritti di serie A (Dante) e iscritti di serie B???
Di sicuro c’è che questo terremoto ha messo in evidenza lo squilibrio psichico delle persone…
Ragionate gente.. ragionate se ce la fate…