Card terremotati, Civitanova insorge:
“Accuse di pessimo gusto”

L'assessore al Commercio, Francesco Peroni, replica ai negozianti di Tolentino che hanno parlato di speculazione in merito agli sconti per le persone colpite dal sisma. La responsabile comunale per l'emergenza terremoto, Maria Rosa Berdini: "Abbiamo portato aiuti e conforti, accusarci è follia"

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L'assessore Francesco Peroni

L’assessore Francesco Peroni

 

di Laura Boccanera

«Sono basito, come si fa a fare un ragionamento del genere, i commercianti civitanovesi non vogliono fare speculazione, solo dare una mano e un aiuto in più a chi è costretto a ricominciare lontano da casa. La trovo un’uscita di pessimo gusto». L’assessore al commercio Francesco Peroni, commerciante a sua volta (titolare dell’ottica omonima) commenta così le parole dei colleghi di Tolentino  che hanno accusato i civitanovesi di speculare sulla situazione con la card che permette una percentuale di sconto nei negozi per i terremotati ospiti della città. In città la notizia è stata accolta con incredulità quasi fosse uno scherzo. Contrariata in particolare la responsabile comunale dell’emergenza terremoto Maria Rosa Berdini che ha pubblicamente biasimato, tramite alcuni post su Facebook, l’uscita dei negozianti dell’entroterra. «La card è nata per aiutare tutti non solo di Tolentino – scrive nel post – i nostri commercianti come del resto tutti noi ci siamo attivati per portare aiuti e conforti. Si sono forse dimenticati chi è andato a Tolentino a portare 700 lettini in poco tempo per i tolentinati? Chi dopo la scossa della mattina aveva già alle 12 messo il Comune aperto a tutti raccogliendo tutte le persone che già stavano venendo giù. Abbiamo dato il cuore, abbiamo trascurato le nostre famiglie per tutti e sono orgogliosa di questo. Abbiamo subito fatto tutto ciò che era necessario quando altre città neanche sapevano cosa fare. Tutti si sono messi a disposizione. Cari commercianti di Tolentino vi auguro con tutto il cuore di riprendere la vostra vita, ma accusarci come avete fatto è pura pazzia, perché da noi ci sono tantissime persone di tanti paesi vicini, che hanno bisogno di tutto». La maggior parte degli sfollati che risiedono a Civitanova dopo il sisma provengono infatti per lo più da Castelsantangelo, Visso, Camerino. Una ventina le attività commerciali che hanno aderito alla card. 

“Con le card per terremotati Civitanova sfrutta la situazione”



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