Il terremoto non ferma la cultura,
riparte il progetto nel nome di Montale

SAN SEVERINO - Ripartirà giovedì con un cena al ristornate Cavallini la serie di iniziative "Amare un'ombra per celebrare il 50esimo della pubblicazione degli Xenia dalla tipolitografia Bellabarba

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L’inaugurazione della mostra “Eugenio Montale, le linee della mano”

Il sisma non ferma la cultura a San Severino. Giovedì con una cena conviviale al ristorante “Cavallini” riprende il  progetto “Amare un’ombra” per celebrare i 50 anni dalla pubblicazione degli Xenia di Eugenio Montale, stampati in città dalla tipolitografia Bellabarba. La cena sarà la prima di una serie di iniziative conviviali che proseguiranno il 2 dicembre con un incontro al ristorante “DaPiero” e l’11 dicembre al ristorante “Junò”.  Il progetto “Amare un’ombra”, con il sostegno del Consiglio regionale, di Slow Food Marche, dell’Università di Macerata, dell’Accademia delle Belle Arti di  Macerata, vede confermato anche l’atteso incontro con Serge Latouche che il 2 dicembre alle 18 sarà intervistato da Roberto Mancini nell’auditorium dell’istituto Tacchi Venturi. Ad aprire la programmazione erano stati un convegno con la partecipazione di Pietro Gibellini dell’Università di Venezia Ca’ Foscari e di Giuseppe Benelli e l’inaugurazione della mostra “Eugenio Montale, le linee della mano” allestita nella pinacoteca civica.



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