La rabbia del sindaco Mancinelli:
“Sono pronto a consegnare
le chiavi del comune”

PENNA SAN GIOVANNI - Il primo cittadino è irritato dopo la decisione di Poste Italiane di spostare l'ufficio postale in un modulo: "Viviamo una situazione paradossale, così si penalizzano le persone. Domani vado in prefettura"

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Il sindaco Giuseppe Mancinelli

Il sindaco Giuseppe Mancinelli

 

«Domani andrò in prefettura a fare presente quanto accaduto: sono disposto a consegnare le chiavi del Comune perché non posso più sopportare una situazione del genere». Il sindaco di Penna San Giovanni, Giuseppe Mancinelli, comunica le sue intenzioni dopo aver denunciato quella che ritiene una «situazione paradossale. Mi riferisco al fatto che questa mattina, dopo un sopralluogo dei tecnici di Poste Italiane, è stato deciso di portare un modulo nel quale trasferire l’ufficio postale, anziché usufruire dei locali messi a disposizione dal Comune all’interno delle ex scuole elementari – dice il primo cittadino -. L’edificio nel quale eravamo disposti ad accogliere l’ufficio è agibile dopo un intervento di miglioramento sismico avvenuto nel 2005 in seguito al terremoto del ’97, ed è la struttura nella quale si sono trasferiti gli uffici comunali dopo la scossa del 30 ottobre, terremoto che ha reso inagibile l’immobile del municipio e l’ufficio postale sottostante. Già il nostro è un paese penalizzato, con la parte centrale chiusa per rischio caduta della torre, adesso anche l’ufficio postale viene spostato non curandosi minimamente delle esigenze delle persone, che si troveranno ancor più a disagio».

Una casa semi crollata a Penna San Giovanni

Una casa semi crollata a Penna San Giovanni

Il sindaco di Penna San Giovanni prosegue: «c’è stato un primo sopralluogo alcuni giorni fa di alcuni tecnici che rassicuravano sulla bontà della struttura dell’ex scuola elementare. Avevamo pensato di dare l’opportunità di usare uno dei locali all’interno dell’edificio, quello riservato alla protezione civile, offrendo questo privilegio per evitare di creare ulteriori problemi ai cittadini. Addirittura ci stavamo apprestando a costruire due porte in ferro per maggiore sicurezza e per dare un ulteriore servizio. Oggi, invece, hanno cambiato idea – sottolinea Mancinelli – sono venuti per trovare una soluzione che permetta loro di allocare un modulo in qualche parte del paese escludendo a priori la possibilità di usufruire i locali. Hanno a disposizione solo una zona in realtà, in cui, nel periodo invernale c’è sempre il ghiaccio, quindi sicuramente scomoda. Non è una scelta oculata ed è stata presa senza alcuna giustificazione reale, ignorando completamente le esigenze delle persone così come era avvenuto la settimana scorsa quando l’ufficio è stato chiuso in seguito all’inagibilità dell’immobile: non è stata lasciata nessuna comunicazione ai clienti che non sapevano a chi rivolgersi per usufruire dei servizi dell’ufficio. E’ un disagio ingiustificato per i cittadini – conclude il primo cittadino – un ulteriore colpo alla vita quotidiana della cittadinanza e già domani sono pronto a protestare in prefettura per quella che ritengo una situazione assurda».

 



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