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Emergenza post sisma per l’Alzheimer,
“Serve una struttura per i pazienti”

CAMERINO - A chiederla è la presidente nazionale Manuela Berardinell che ha scritto a Regione, Asur, e fondazioni per un supporto ai malati che stanno vivendo il disagio del terremoto. Messo a disposizione un numero di telefono (0733 1870545) per i familiari e gli operatori in caso di necessità

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Valerio Valeriani e Manuela Berardinelli

Una residenza protetta da quaranta posti a Camerino, per permettere alle persone affette da demenza senile ed Alzheimer di affrontare seguite da personale specializzato e con tutte le cure del caso, lo sconvolgimento dell’emergenza terremoto ed un fondo specifico nel decreto post terremoto per gli anziani colpiti da queste patologie. Sono le proposte avanzate in una lettera inviata da Manuela Berardinelli, presidente nazionale Alzheimer Uniti Italia Onlus che raggruppa 33 associazioni dalle Alpi alla Sicilia, al presidente della commissione regionale Sanità Fabrizio Volpini, al rappresentante degli ambiti sociali montani Valerio Valeriani, all’Asur Marche, alla Coos Marche, alla Cri, Inrca, Fondazione Carima, Regione e Santo Stefano. “Le persone fragili, come gli anziani affetti da Alzheimer e demenze, vivono un dramma nel dramma, le loro condizioni sono aggravate dal sisma – ha detto Berardinelli – per questo come associazione ci siamo subito attivati, per poter dare assistenza alle persone nelle zone colpite dal terremoto. Lanciamo un appello alle istituzioni a fare presto, altrimenti la situazione si aggraverà ancora di più, questa è un’emergenza nell’emergenza”. Ha aggiunto Valerio Valeriani coordinatore degli ambiti sociali dell’entroterra colpito dal sisma: “Abbiamo otto case di riposo evacuate, quelle esistenti hanno aumentato i posti disponibili per accogliere gli altri, non si possono mettere lì gli anziani affetti da demenza, perché non riceverebbero assistenza adeguata ed avrebbero ancora maggiore disorientamento. Sarebbe opportuno attivare qui una struttura per loro, per riportare servizi e presenze nel territorio che altrimenti rischia di diventare sempre più deserto. Nel 1997 dopo il terremoto abbiamo dato il via ad un progetto di assistenza e servizi sociali, che costituisce la struttura di quello che abbiamo oggi, anche se la situazione è difficile. Abbiamo forzato la mano e siamo riusciti a far riaprire l’ospedale di Matelica, per mettere lì gli anziani delle case di riposo di Pieve Torina e Pioraco, per gli altri, di Castelsantangelo ed Ussita, è stata una diaspora”.

Per Valeriani la residenza protetta per anziani affetti da demenze potrebbe essere localizzata al terzo piano dell’ospedale di San Severino o in quello di Matelica. I due operatori hanno inoltre evidenziato come il perdurare delle scosse, possa aggravare la comparsa di sintomi legati alla demenza. Al momento per ospitare 28 anziani e le persone che li assistono, un familiare o una badante ciascuno, è stato individuato un hotel a Villa Potenza. Intanto in una serata a Treviso sono stati raccolti 8mila e 231 euro a favore degli anziani. Con questa cifra ed il volontariato non si andrà avanti per molto. Serve il supporto delle istituzioni. Il Santo Stefano ha messo a disposizione 40 posti in una struttura di Ascoli Piceno, è stato attivato un servizio navetta con Contram, dagli hotel della costa al centro “Tempo alle famiglie”, che si trova a Camerino. A seguito dell’emergenza terremoto, l’Alzheimer Uniti Italia ha messo a disposizione il numero di telefono 0733 1870545, per i familiari e gli operatori delle case di riposo che avessero necessità di supporto o consiglio.

(m. o.)



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