Montelupone riprende la normalità. A 9 giorni dalla forte scossa del 30 ottobre sono diverse le difficoltà che il centro guidato dal sindaco Rolando Pecora si è trovato ad affrontare. Superata la chiusura al traffico, riaperte le scuole, messe in sicurezza o isolate alcune zone pericolose la comunità cerca di riprendere una vita normale. Rimane purtroppo il disagio degli sfollati che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni. L’ultima evacuazione: 18 persone in via Mentana per il rischio crollo della cella campanaria di San Francesco (leggi l’articolo). Alcune strade interne restano interrotte in attesa della messa in sicurezza di vecchie abitazioni pericolanti. 270 le richieste di sopralluogo, Mentre le chiese sono inagibili fin dal 24 agosto.
“Da due mesi e mezzo lavoriamo senza sosta per assicurare l’incolumità di tutti i cittadini – si legge in una nota dell’amministrazione comunale – Monitorare la sequenza dei danni provocati dal sisma e mettere in sicurezza i vari guasti. Nonostante le ferite sparse qua e là, ma messe tutte sotto controllo, il centro storico è tornato ad essere del tutto vivibile e mentre continua l’impegno di amministratori, ufficio tecnico e maestranze, polizia municipale, protezione civile e dell’ufficio del turista (si affacciano ancora dei turisti, compresi i ciclisti), la piazza e via R. Elena sono di nuovo piene di auto e gli esercizi commerciali accolgono i clienti organizzando nuove iniziative. Seguiranno nel tempo le ristrutturazioni, i miglioramenti, gli adeguamenti. Intanto, sono importanti e tranquillizzanti la trasparenza e la franchezza che caratterizzano gli incontri degli amministratori con i cittadini. Praticamente il paese ha avuto i suoi danni, le gente ha vissuto le sue paure, ma fortunatamente è fuori cratere e può essere vissuto con buona serenità”.
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