Verifiche dei vigili del fuoco sul campanile di Bolognola
Crolli a Bolognola
A Bolognola restano 37 persone e dormono tutti in tenda. Lo fa il sindaco, Cristina Gentili, il vicesindaco Paola Cardarelli, gli allevatori, i volontari della Protezione civile e due anziani che non vogliono abbandonare il loro comune. In questi giorni passano le notti nelle tende montate dopo il terremoto del 24 agosto. Bolognola è a una decina di chilometri da Fiastra, epicentro dell’ultima forte scossa di 4.9 di ieri mattina (leggi l’articolo).«Ci sono famiglie spezzate – dice Cristina Gentili – dove qualche familiare è rimasto e altri dormono sulla costa». L’esodo non ha risparmiato la cittadina maceratese: in 44 sono a Marina Palmense, in campeggio. Ci sono anche case agibili «ma dalla piazza in poi è tutta zona rossa – spiega il sindaco – Il problema principale è il campanile che è a rischio crollo dopo la scossa del 30 ottobre. Anche la pizzeria, che si trova sotto la chiesa, è stata chiusa per precauzione. A Villa da Piedi (uno dei tre borghi di Bolognola, ndr), le prime quattro case sono a rischio crollo e non si può passare. La frazione di Pintura si raggiunge solo da Acquacanina». L’hotel Bucaneve è chiuso: «non sappiamo se è inagibile – dice Gentili – fuori c’è qualche crepa ma dentro non siamo entrati». Nel borgo principale, dove c’è anche la casetta di legno che ospita il Comune dal terremoto del 24 agosto, «l’acqua non è potabile a causa di una frana che ha sporcato la sorgente del Farnio basso – dice Gentili – abbiamo le bottiglie d’acqua. Invece nella frazione di Pintura, che si rifornisce da una sorgente diversa, si può ancora bere».
(Fe. Nar.)
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