Camerino, nel deserto del centro
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SISMA - Solo i soccorritori si muovono nella zona rossa. Intanto il sindaco Pasqui vorrebbe far ripartire l'anno scolastico appena ci siano le garanzie di sicurezza. Oggi sono cominciati i sopralluoghi per le schede Aedes

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Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino

Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino

 

(immagini di Federico De Marco)

Deserto nel centro di Camerino dove per via dei tanti crolli si muovono solo i soccorritori per i sopralluoghi. Intanto alla tendopoli c’è chi racconta i drammatici momenti vissuti durante le scosse del 26 ottobre e ci sono psicologi che si occupano di sostenere chi è rimasto provato a causa del sisma. Da oggi sono cominciati anche i sopralluoghi Aedes in una serie di strutture. Non c’è stato nessun problema per l’ospedale Santa Maria della pietà, che è sempre rimasto aperto. L’obiettivo del Comune è di riaprire appena possibile le scuole «riteniamo che insieme alle attività di Unicam sarebbe importante riavviare anche l’anno scolastico – dice il sindaco Pasqui –, compatibilmente alle necessarie garanzie di sicurezza. Continuano a crescere, intanto, le richieste di accesso alla Zona Rossa da parte di quei cittadini che hanno bisogno di recuperare beni di prima necessità dalle abitazioni. Le richieste vanno effettuate alla sede della Contram».

Simona Torre, referente regionale e psicologa della Croce rossa

Simona Torre, referente regionale e psicologa della Croce rossa

Un servizio garantito dai vigili del fuoco, giunti a Camerino da ogni parte d’Italia. «Non smetteremo mai di esprimere la nostra gratitudine – dice Pasqui –. Un ringraziamento che estendo ai meravigliosi funzionari e volontari della Protezione civile, della Croce Rossa e agli uomini delle Forze dell’ordine. Insieme a loro voglio ringraziare la polizia municipale e tutti i dipendenti comunali che ormai da tre giorni lavorano senza sosta nella sede che Contram spa ci ha messo a disposizione». Ieri sera il sindaco ha spiegato alle persone ospiti dei centri di accoglienza (leggi il reportage) che questi resteranno aperti per pochi giorni «poiché è doveroso passare ad una fase successiva rispetto a quella della prima emergenza – dice Pasqui –. In questa seconda fase, destinata a durare fino all’individuazione di soluzioni più stabili, si prospettano due opportunità: il trasferimento in alberghi della costa (da Civitanova a Porto Recanati), oppure la richiesta del contributo per l’autonoma sistemazione che sarà concesso a chiunque in autonomia individuerà una nuova dimora». Per informazioni: 3666582674.

Questa mattina, con il vicesindaco Roberto Lucarelli «abbiamo effettuato un giro di sopralluoghi in alcune delle frazioni cittadine più popolose. Intanto questa sera alla sede del Coc incontreremo commercianti e artigiani per un confronto sull’immediata ripresa delle attività, nella convinzione che il futuro del nostro territorio non potrà prescindere dall’università di Camerino e dalle partite iva» conclude Pasqui.

camerino

Crolli a Camerino

Sfollati a Camerino

Sfollati a Camerino



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