Andrea Bocelli canta in piazza della Libertà a Macerata in occasione della sua laurea honoris causa in Filologia moderna
Andrea Bocelli con la moglie Veronica Berti, il rettore Luigi Lacché e il sindaco Romano Carancini
di Claudio Ricci
(Foto di Lucrezia Benfatto)
E’ l’ultimo atto dell’esennato di Luigi Lacchè il conferimento della laurea honoris causa ad Andrea Bocelli. Il tenore commosso ha ringraziato l’ateneo e il territorio rendendo omaggio alle popolazioni terremotate e cantando in piazza della Libertà a Macerata l’Ave Maria di Schubert. “Un pensiero di vicinanza a quanti hanno sofferto la terribile esperienza del terremoto”, dice il tenore celebre in tutto il mondo prima di sedersi al piano e liberare nel cielo freddo e terso di fine ottobre la sua voce potente di speranza. “Che sia una grande iniezione di fiducia e di forza per sostenere questo momento”è l’auspicio e il regalo che il rettore uscente rende alla città e a tutta la provincia. “Sono giorni difficili – dice – di angoscia, paura e sofferenza. Dedichiamo questa giornata a tutto quelli che stanno soffrendo. Un abbraccio particolare va ai colleghi di Camerino”. Poi il congedo dall’incarico che da 6 anni lo vede alla guida dell’ateneo: “Questo è il mio ultimo atto come rettore. Mi rallegro perché non si poteva concludere meglio di così”.
Il rettore Luigi Lacchè consegna la laurea in Filologia moderna ad Andrea Bocelli
La piazza gremita e commossa a sua volta restituisce calore all’artista oggi insignito della laurea in Filologia moderna. “In Bocelli abbiamo visto impressa con una cifra storica l’italianità nel canto – scandisce il relatore Marcello La Matina nella sua appassionata laudatio – E’ questa qualità che colloca la sua voce non solo nella tradizione lirica ma nella storia stessa del nostro Paese. Un tenore all’antica ma innovativo. Cantare per alleviare la sofferenza ricordando di avere sofferto: questa è filologia”. E ancora: “Portare la speranza che dopo la distruzione possa venire la restituzione questa è la sua dote”.
Con il relatore Marcello La Matina che ha tessuto la laudatio
“Ho sentito tante cose sul mio conto questa mattina che non avevo mai sentito in tutta la mia vita – è il ringraziamento del 58enne tenore toscano – Questa laurea è per me un attestato di stima e affetto che apprezzo moltissimo”. Poi rivolgendosi alle matricole ricorda il suo approccio “per puro diletto e non per obblighi scolastici” con la letteratura. La passione giovanile per i grandi autori russi: da Le anime Morte di Gogol a Delitto e Castigo di Dostoevskij. “Insieme a me cantano tutti questi grandi autori – sottolinea – Il mio è un invito alla lettura. Questi personaggi saranno per voi degli eterni compagni di viaggio e vi aiuteranno a considerare la realtà in maniera critica”. Quindi l”omaggio a Macerata e allì’università dell’Umanesimo che innova. Una serenata scritta da Francesco Paolo Tosti. La voce limpida e potente riempie il cuore del capoluogo e sembra propagarsi per tutta la provincia. Nell’intonazione si percepisce la vicinanza e la solidarietà alla terra e al suo popolo così duramente colpito dal sisma. Per lui è standing ovation. La gratitudine è resa dalle parole del sindaco Romano Carancini che dona al cantante una riproduzione dello Sferisterio con “il sogno di poterla ascoltare in Arena – dice – Se lo potessimo fare pensando magari a chi sta vivendo momenti drammatici”.
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Complimenti, una bella è toccante manifestazione, per un grande personaggio nel bel canto e nella vita.
A seguito dell’ordinanza di sgombero relativa alla scossa di terremoto dell’agosto scorso e riguardante il condominio dove attualmente risiedo in via roma a macerata … Cerco appartamento bilocale in città o zone limitrofe …
tutto il pubblico commosso e in piedi. Io ho sentito ancora di più la vicinanza a tutte le persone che sono rimaste senza casa e con la paura dentro il cuore. Per chi ha commentato….stupidamente: ma a voi un pezzettino di cuore è rimasto?