di Federica Nardi
(foto di Andrea Petinari)
Cratere o no, zero euro per chi ha avuto danni nella sua casa a causa del terremoto ma questa, scheda Aedes alla mano, è ritenuta agibile. Si chiama categoria A e non rientra tra quelle contemplate dal decreto del governo per ottenere i rimborsi. Lo ha detto Vasco Errani, commissario straordinario per il terremoto, che oggi pomeriggio ha fatto un blitz a Colmurano dove ha incontrato i sindaci dei comuni extra cratere. Arrivato alle 15 insieme al governatore Luca Ceriscioli e all’assessore alla Ricostruzione Angelo Sciapichetti ha incontrato i sindaci di Colmurano, Belforte, Tolentino, Camerino, San Severino, Loro Piceno, Treia, Ripe San Ginesio, Urbisaglia, Monte San Martino. «E’ stato una discussione costruttiva – ha detto Errani al termine del colloquio con i sindaci, durato oltre 2 ore -, abbiamo trovato punti di lavoro comuni. Sottolineo che al di là della presenza dentro o fuori dalle aree interne i danni riceveranno il 100% del rimborso». Un incontro da cui i primi cittadini non escono a mani vuote, con l’unico rammarico, dice il sindaco di Colmurano Ornella Formica «delle seconde case fuori dai centri storici, che saranno rimborsate solo del 50 percento e delle case danneggiate ma che risultano agibili e che quindi non riceveranno finanziamenti». In un provvedimento che comunque supera per portata quello per il sisma del ‘97, riconoscendo il 100 percento dei danni ai privati (ad eccezione però di quelli in categoria A), imprese e tutte le abitazioni, anche alle seconde case che hanno subito danni non solo per i 62 comuni del cosiddetto cratere del sisma, ma per tutti i Comuni che hanno subito danni la notte del 24 agosto. La sola differenza per i comuni fuori dal cratere sismico riguarda appunto le seconde case fuori dai centri storici e dagli agglomerati urbani. Le altre differenze sono due: la posticipazione del pagamento delle tasse, e la sospensione della direttiva di pareggio del bilancio per i Comuni. Ma il decreto deve ancora passare alle Camere, lasciando ai sindaci extra cratere ancora un margine di dibattito con il Governo.
L’incontro tra Errani e i sindaci
SPESE E TASSE – «Se non ci rimborsano entro dicembre le spese urgenti che abbiamo sostenuto per i danni del terremoto andremo tutti fuori dal patto di stabilità», dice il sindaco di Treia, Franco Capponi. Su questo punto però c’è la rassicurazione di Errani e del governatore Luca Ceriscioli. «Ci hanno detto – dice Ornella Formica – che le spese del terremoto non incideranno sul pareggio di bilancio e che sarà la Regione a rimborsarle». Margine di manovra, dice Formica, anche per la sospensione delle tasse: «verificheranno la possibilità di sospendere Imu e Tarsu per chi ha la casa danneggiata». Soddisfatto il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi: «Sia Errani che Ceriscioli hanno preso l’impegno di pensare a degli ammortizzatori anche per i Comuni fuori dalla zona cratere».
SCUOLE – È stato il sindaco di Belforte Roberto Paoloni a puntare l’attenzione sulle scuole: «Bisogna che le nostre scuole vengano inserite in una graduatoria a parte in modo da avere la priorità per i prossimi finanziamenti destinati all’edilizia scolastica». Per quanto riguarda le scuole danneggiate dal sisma Errani ha sottolineato che «se i lavori durano due, tre anni non è pensabile che si possa prolungare così a lungo lo stato di emergenza ma bisogna sistemare gli alunni in moduli abitativi in attesa che si completino i lavori».
FUORI O DENTRO – Tra i sindaci che hanno chiesto di rivedere i confini dell’area cratere anche Gianluca Pasqui di Camerino: «La scelta – dice Pasqui – è stata fatta in base a due criteri: la macrosismica, cioè l’intensità del danno sul territorio, e l’appartenenza del comune alle cosiddette aree interne che sono definite dalla legge Barca. Certo, a questo punto, dovrebbero essere inserite anche Serravalle, Muccia e Monte Cavallo. Se invece il criterio è quello dei danni andrebbe inserita Camerino». Ma Errani non lascia molta speranza su un eventuale ridefinizione della no tax area: «Una linea difficile da tracciare – ha detto ai sindaci – non possiamo fare come in Libia dove hanno tracciato i confini con le righe e le squadre».
RILIEVI – A mancare però sono ancora i dati ufficiali sui rilievi nelle zone colpite del Maceratese. Sia a livello strutturale che economico. A Tolentino «dureranno almeno altri tre mesi», dice Pezzanesi. A Loro Piceno il primo cittadino Ilenia Catalini, lamenta «la mancanza di tecnici accreditati che possano compilare le schede Aedes. Non è ancora arrivato nessuno anche se abbiamo 60 persone senza casa e siamo senza scuola. In pratica la Regione non ha i nostri dati sui danni».
Errani prima di arrivare nel Maceratese è stato a Falerone, con i sindaci di Falerone, Montelparo, Montefalcone, Santa Vittoria, Smerillo, mentre a Colmurano erano presenti una decina di amministratori.
(Servizio aggiornato alle 20,27)
Luca Ceriscioli e Vasco Errani
Errani e Ceriscioli con i sindaci del fermano
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con Sciapichetti di mezzo, cari amministratori state tranquilli! con lui state in una botte di ferro…..lui si che tutela gli interessi del territorio!
Beh mi stupisco solo degli illusi che credevano che lo stato sarebbe intervenuto in aiuto della povera gente colpita da una tragedia.
Ceriscioli, continua a smantellare ospedali. Quante specializzazioni vuoi. Lascia stare i terremotati perché non mi sembri uomo da ricostruzione. Talaltro mi ricordo sempre di quando volevi togliere i pompieri da Visso e lasciare i boschi in preda ai rischi di incendio che certo a Pesaro non ci arrivavano. Dicono che in Ancona ci sia stata una invasione di Pesaresi al tuo seguito. Ma perché non lasci stare la Provincia di Macerata. E pigliatela con le altre. Per il super ospedale ho trovato il posto giusto, tatuato su qualche fronte ( parte della faccia e del cranio sennò qualcuno fa finta di confondersi con qualche prima linea di guerra ), naturalmente dopo referendum per la scelta dello spazio frontale più indicato e messo a disposizione dai maggiori soggetti rappresentativi della politica marchigiana.
Stamattina mi sono alzato talmente arrabbiato che sarei andato volentieri a scambiare qualche chiacchera con i furbi rappresentanti comunali a Civitanova o con gli impiegati di concetto all’Erap di Macerata.
stò avendo l’impressione che stavolta da parte del governo e regione dietro ai proclami ci sia poco di concreto (cioè soldi )…prevedo una ricostruzione magra…speo di sbagliarmi
L’azione politica della Regione Marche mi sembra così priva di capo e coda che appare difficile immaginare che si possano prospettare assetti o iniziative utili in vari settori a cominciare dalla Sanità e dagli Ospedali . La confusione regna o forse la incapacità così come la si registra in tante altre realtà . Anche per quanto riguarda il terremoto viene spontaneo domandarsi quale sia la logica dell’intervento pubblico ; sembra di capire che al solito si copriranno le spese a tutti : bene per le strutture pubbliche o di interesse pubblico ; forse bene per le prime case ma per le seconde case …fienili e capanne accetterei che lo Stato intervenisse con un contributo altrimenti ci troveremo come è già capitato che anche delle strutture che erano oltremodo fatiscenti e senza valore le vedremo nuove ed abitabili ; basta andare anche questa volta dal tecnico giusto ? Credo sia il caso che la Procura della Repubblica stia già in allerta .