di Maurizio Verdenelli
Dal bar Jazz La Mora al ristorante Apollo 8: da 23 a quasi 300 sostenitori. A dodici giorni dal big bang, la formazione del centrosinistra a Morrovalle può dirsi senz’altro in orbita. “Un nuovo germoglio” (la lista del candidato sindaco Acquaroli, primo cittadino dal 2001 al 2011) si è avvalso ieri sera dell’acqua del governatore Ceriscioli, ad un tavolo dove gli ex sindaci erano ben tre, i Luca altrettanti, due Francesco ed un Angelo. Il nuovo ‘evangelio’ con motore Pd (conduttore, il segretario Marco Morresi) può contare ora dell’apporto Udc, presente il segretario Luigino Gironelli che parla di ‘scelta giusta’, con due rappresentanti -la più giovane e il veterano- con gli auspici dell’ex sindaco di Recanati e già assessore regionale, ora capogruppo Luca Marconi. Che ha salutato la collega Sara Giannini –a suo tempo la più giovane sindaco d’ Italia- con un sottile distinguo: “Lei, nella giunta Spacca è restata però sino alla fine, io sono stato cacciato prima”. Il terzo Luca, il consigliere di minoranza uscente Cabascia, invece ha fatto sgranare gli occhi al governatore inneggiando a lui, come in una gara sportiva. La seconda volta, il presidente della Regione –che poco più di un anno fa, ancora non eletto, aveva promesso ad Acquaroli che in ogni caso sarebbe stato proprio lì a Morrovalle a sostenere l’ex collega primo cittadino- li sgranerà lanciando un’occhiata a Massimiliano Sport Bianchini (‘Uniti per le Marche’) all’inusitato pathos del ‘suo’ assessore Angelo Sciapichetti in riferimento alle occasioni da cogliere con l’inaugurazione della superstrada ‘maremonti’ apportatrice di turisti. “Purtroppo –smorza un po’ l’entusiasmo in tema, Ceriscioli- gli automobilisti hanno la vocazione di tirare dritto ed allora occorre che le comunità che s’affacciano sulla nuova arteria si diano da fare per proporre eccellenze e motivi per una sosta che dia pure una mano all’economia locale”.
Su un punto è tuttavia completamente d’accordo Luca con Angelo: “Due punti nel programma di Acquaroli sono davvero in linea rispetto a quello che definisco politica come progetto. Parlo di economia e dell’impulso che a questa può essere dato dall’idea dell’outlet diffuso e della cittadella dell’artigianato all’interno del centro storico”. E sulla sanità, riprendendo il tema dell’attuale presunto ‘isolamento’ di Morrovalle rispetto ai gangli decisionali regionali emerso dagli interventi del consigliere civitanovese Francesco Micucci e dello stesso Sciapichetti, il governatore conferma: “E’ tempo di tagli e i comuni sono penalizzati, i fondi cui attingere con una certa larghezza ormai sono circoscritti perlopiù a livello comunitario ed allora è necessario uno stretto collegamento fra gli enti territoriali che non devono più fare la parte delle ‘Belle addormentate’” confermando “gli ospedali siano uno per ogni provincia e destinato solo agli acuti. E’ finito il tempo dei 20 presidi sul territorio marchigiano. Per il resto deve essere un’esplosione di servizi sul territorio e il progetto della lista di Acquaroli è pronta ad intercettare questa linea”. In sala, fra i candidati consiglieri, c’è anche il dottor Ramovecchi, stimato primario oculista dell’ospedale di San Severino ancora in fermento per lo stop al punto nascite. Ma il comune settempedano è apparso, ieri sera, lontano, molto lontano dall’Apollo 8. “Abbiamo un sogno come Martin Luther King e lo abbiamo trasfuso nel programma e pedaliamo già da tempo” fa Morresi nel ristorante che, per la passione sportiva dei titolari, ospitò a suo tempo Marco Pantani che Morrovalle circonfuse d’affetto. “Vogliamo far ripartire il paese, fermo” dice ancora il segretario Pd ed Acquaroli, fra tutti i punti da realizzare entro i 5 anni del mandato, tiene in particolare il sottopasso ferroviario che ‘elimini l’attuale passaggio a livello che taglia a due la città’. E ricorda gli incontri con l’assessore regionale e l’indicazione circa il ‘buon ascolto’ da parte delle Ferrovie. “Morellina (l’ing. Stefano, direttore Rfi ndr) è un ‘diavolo’ –dichiara testuale Ceriscioli- addirittura è lui a suggerire, indicare. Il mio auspicio è che il 6 giugno ci troveremo qui tutt’insieme a far buche per far passare le strade sotto la ferrovia”.
A quel punto è la conclusione ed Acquaroli (che aveva parlato di progetti per palazzo Vicoli e per l’ex monumentale edificio dell’ente Canale, che ha subito cedimenti nella copertura) rivela un brivido emozionante alle parole dell’ex collega, sindaco di Pesaro –“un esempio, sempre, per me”- e ha uno scatto ulteriore nei confronti dei competitor. Del quale per tutto il tempo della serata non farà il nome: “Tuttavia non ci piace che ‘loro’ ci mettano in bocca cose che magari non diciamo: vogliamo chiarezza a questo punto”. Il round successivo sarà dunque quello che domani questo giornale, arbitro Claudio Ricci, organizza in sede tra i due candidati alla poltrona di palazzo comunale. In attesa del 5 maggio, verificando, se nel frattempo sarà completamente sbocciato il ‘nuovo germoglio’. Tante piantine che la lista, ieri sera, ha regalato alle signore presenti, con l’indicazione che si tratta di un germoglio di peperone nano. Rosso, naturalmente, rivela Acquaroli
I candidati consiglieri. Luca Cabascia, 43 anni, consulente finanziario; Massimiliano Ciminari, 32, imprenditore; Valter Ercoli, 62, commerciante; Noemi Di Lupidio, 45, agente immobiliare; Lucia Gatti, 42, libero professionista; Luca Giosuè, 49, impiegato; Basilio Giustozzi, 63, impiegato; Massimo Milani, 49, operatore turistico; Marco Morresi, 47, impiegato; Paola Pirro, 48, segretaria; Rosita Platinetti, 43, impiegata; Lucrezia Pomili, 21, studentessa: Emanuele Principi, 33, medico chirurgo; Vincenzo Ramovecchi, 54, primario oculista; Edoardo Re, 21, studente; Debora Stizza, 27, studentessa.
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