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Raci senza macchine agricole,
l’Unacma propone una nuova fiera

MACERATA - I concessionari di macchinari scrivono al sindaco Carancini per spiegare la loro defezione. "Non è il periodo giusto e la spesa non ha un congruo riscontro". Ipotesi di una manifestazione rinnovata da fare a marzo

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Leonardo D'amico macchine agricole

Leonardo D’amico portavoce dell’Unacma

Sarà una Raci senza macchine agricole. I concessionari hanno dato forfait e non saranno presenti alla 32esima rassegna agricola del centro Italia. Aprono però ad un altro tipo di manifestazione che coinvolga anche i settori del florovivaistico, il giardinaggio, l’enologico, l’industriale. Il periodo individuato sarebbe quello di marzo. La Raci 2016 è stata fortemente voluta dal presidente della Provincia Antonio Pettinari e dal sindaco di Macerata Romano Carancini (leggi l’articolo). Proprio quest’anno infatti il testimone era passato al Comune di Macerata dalla Provincia, mossa necessaria per salvaguardare la rassegna dopo la riforma del ministro Delrio. Nonostante l’impresa realizzata in extremis, che ha visto il coinvolgimento di oltre 400 realtà (leggi l’articolo) l’Unacma – Unione nazionale concessionari macchine agricole – fa sapere che non ci sarà. In una lettera scritta al sindaco i portavoce Leonardo D’Amico e Damiano Pirani fanno sapere che l’assenza dei rappresentanti del settore non è dovuta ad una polemica politica ma al fatto che le tempistiche e i contenuti della manifestazione non sono adeguati alle spese e agli interessi della categoria. Oltre al periodo scelto, poco felice in quanto tutti gli interessati sono impegnati nei lavori agricoli, si sarebbe perso anche lo spirito della manifestazione, più votato al food e alle tipicità. Nella lettera si fa riferimento ai motivi che hanno portato alla defezione: «Il poco tempo a disposizione per l’organizzazione, solo un mese fa si pensava che non fosse fatta, il dispendio di energie da sottrarre alle aziende in un momento di maggior lavoro sia per esse che per i propri clienti e una spesa (di migliaia di euro) perfettamente inutile perché non potrà avere un congruo riscontro in quanto si svolge in un periodo dell’anno in cui i giochi sono ormai fatti per quello che riguarda le vendite».

«Le fiere concepite come ai tempi passati non servono più dato che i clienti sono sempre più informati e non hanno bisogno di vedere la macchina ad una mostra per deciderne l’acquisto – continua la missiva – Piuttosto sarebbe molto più efficace ed interessante promuovere una fiera in altro periodo dell’anno che raggruppasse vari settori quali il florovivaistico, il giardinaggio, l’enologico, l’industriale e le macchine agricole che potrebbero attirare operatori da una vasta area. Ci dispiace sindaco deludere le sue aspettative ma ci mettiamo a disposizione, qualora ne ravvivasse la fattibilità, per l’organizzazione di una fiera così come specificato. Auguriamo al Comune di Macerata che la manifestazione, della cui eredità si è preso carico, possa servire a far apprezzare e convincere i pochi ancora rimasti che il nostro territorio è veramente straordinario».



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