In piedi: il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi
di Federica Nardi
Il nuovo piano parcheggi di Tolentino viene approvato durante il Consiglio comunale straordinario e schiva di una settimana la nuova normativa nazionale sugli appalti. Una seduta fiume quella di ieri sera, con i consiglieri di opposizione sul piede di guerra per la scelta della Giunta di triplicare i parcheggi a pagamento (ad aumentare è anche il perimetro del centro storico) e di affidarli per 25 anni in concessione a un gestore privato, individuato tramite un bando (leggi l’articolo). Ma il bando non rientrerà sotto l’ombrello delle nuove norme sugli appalti. A dirlo è lo stesso sindaco Giuseppe Pezzanesi, che così giustifica la convocazione del consiglio straordinario (cioè anticipato rispetto al calendario), «il terzo su un tema fondamentale – fa notare Francesco Comi, Pd – dopo quelli sull’Asilo Green e la fusione con Camporotondo», con il fatto «di dover rientrare nella normativa – dice Pezzanesi – prima del 18 aprile (data di entrata in vigore della nuova legge, ndr)». Una scelta che ha trovato la maggioranza compatta, con un’eccezione: il presidente del Consiglio comunale Mauro Sclavi si fa avanti e vota contro, schierandosi apertamente contro la decisione dell’amministrazione: «Nella vita una volta che uno si è giocato la dignità se l’è giocata per sempre – ha detto Sclavi – Non voglio giocarmi la mia votando questo atto».
Scontro delle cifre tra Carmelo Ceselli e Gian Mario Mercorelli
Sono quasi le due di notte quando si vota: 10 favorevoli, 6 contrari. Il finale di un Consiglio comunale segnato dalla polemica e dal mancato rispetto dei temi trattati e delle tempistiche. Il primo punto all’ordine del giorno, il piano triennale delle opere pubbliche (approvato a maggioranza), viene quasi completamente scalzato dal dibattito sui parcheggi che subito contrappone il consiglio, costringendo più volte Sclavi a riportare ordine nel dibattito. Dura l’opposizione, compatta nel sottolineare le incongruenze di una delibera che «non contiene una base d’asta – sottolinea Bruno Prugni, Pd – non ci sono conti economici». Conti che contrappongono anche Carmelo Ceselli, neo consigliere con delega al Commercio, e Gian Mario Mercorelli.
L’opposizione in Consiglio comunale
Dove mancano le cifre infatti bisogna approssimarle. Così i 20 milioni di guadagno per il futuro gestore ipotizzati dal Pd, diventano 10 milioni di euro nei conti della Giunta, ma «questa somma si ottiene considerando l’ipotesi che tutti i parcheggi siano occupati per solo un’ora al giorno – prosegue Prugni – quindi è evidente che i guadagni saranno molti di più». Grandi assenti al Consiglio di ieri i vertici dell’Assm, caldamente invitati dal Pd a spiegare in assise i motivi per cui la municipalizzata ha fatto un passo indietro sulla gestione. Passo di cui però al momento manca l’ufficialità. Mercorelli fa notare che il documento con cui l’Assm comunica la possibilità di retrocedere dalla gestione perché impossibilitata a investire i 2 milioni di euro necessari per la sistemazione e l’ampliamento degli stalli di sosta (leggi l’articolo), ricalca perfettamente un documento del 2014 a firma del geometra Maccari e non mette in evidenza altri motivi per cui la gestione non potrà essere affidata all’ente pubblico. La maggioranza difende la scelta, con il vicesindaco Emanuele Della Ceca che ricorda che «quando l’amministrazione giunge a un piano lo fa a ragion veduta. Si tratta di lungimiranza».
Da destra: gli ingegneri Barbara Capecci, Katiuscia Faraoni e Maria Cristina Ascolani (Ufficio di segreteria del Comune)
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