Da sinistra: Antonello Rosali, Francesco Acquaroli, Mario Ferraresi e Enrico Brizioli
Enrico Brizioli
di Federica Nardi
(foto di Federico De Marco)
«Un ponte reale tra l’istituto Santo Stefano e la vita delle persone che vivono a Porto Potenza», è questa nelle parole di Enrico Brizioli, amministratore delegato del gruppo Santo Stefano riabilitazione, l’immagine della nuova associazione no profit che nasce dalla sinergia della fondazione “Divina provvidenza” e quella “Santo Stefano”. Una fusione di intenti e di nome. Presentata questa mattina, la fondazione “Divina provvidenza Santo Stefano”, si occuperà di realizzare iniziative sociali, culturali e a carattere scientifico intorno al mondo della cura della persona disabile e della riabilitazione in generale. Dallo sport, all’assistenza ai familiari dei pazienti ricoverati fino all’aiuto a chi dopo le cure deve reintegrarsi nel mondo del lavoro. Tante le linee tracciate da Brizioli, che non manca di ricordare che «la fondazione potrà scegliere anche di occuparsi di attività di stimolo e organizzazione del volontariato. Perché – spiega Brizioli – non potremo continuare ad assistere tutti con la fiscalità generale, da qui nasce l’idea del volontariato organizzato». Un volontariato che nasca «dalle associazioni del territorio – spiega Brizioli – e che ricalchi il modello delle Croci, coinvolgendo soprattutto pensionati giovani. In questo contesto la fondazione potrebbe occuparsi di formare i volontari che sarebbero quindi operatori in grado di affrontare le problematiche specifiche dei pazienti».
Da sinistra Antonello Rosali e Francesco Acquaroli
A parlare dei progetti in cantiere anche Mario Ferraresi, presidente della nuova fondazione: «Tra le idee che stiamo valutando quella di un polo sportivo, ricreativo, culturale e scientifico che metteremo a disposizione della collettività: l’idea è quella di potenziare e sviluppare in modo organico l’area delle strutture sportive di via Rossini». A portare la testimonianza della fondazione “Divina provvidenza” (realtà che opera nella città costiera dal 2009) è il presidente Antonello Rosali, accompagnato dalla moglie e cofondatrice Matilde Cassano. «Abbiamo voluto fare qualcosa per la comunità realizzando e mettendo a disposizione delle strutture che possano essere funzionali alle attività sociali della comunità – ha detto Rosali – Una comunità di cui non siamo originari ma dove viviamo da oltre 30 anni e che amiamo profondamente». Presente anche il primo cittadino Francesco Acquaroli: «la Fondazione – ha detto il sindaco – rappresenta un momento di incontro tra intelligenze, risorse ed eccellenze del territorio. Avere energie così è un contributo prezioso per la crescita, il prestigio e lo sviluppo della città».
Matilde Cassano
Francesco Acquaroli
Antonello Rosali
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