A Treia il ‘Venerdì Santo’ è andato in scena in largo anticipo, domenica delle Palme, nel suggestivo contesto del Santuario del Ss. Crocifisso. Un’anteprima resa necessaria non… per esigenze televisive (che non ci sono state) ma a causa dell’inserimento della stessa Rievocazione storica nel ricco paniere dei festeggiamenti per il patrono San Patrizio che la Città del Bracciale, come noto, condivide a mezzadria con l’Irlanda. Si è trattata dell’undicesima edizione di una Passione a cura dei Frati minori e delle Suore del SS. Nome di Gesù, che ‘partita’ a Cingoli si è poi trasferita nella più mite primavera treiese. Una vera folla ha seguito nonostante l’iniziale ‘dissuasione’ di una pioggerellina fine che poi fortunatamente si è dissolta, il rito. Al quale hanno preso parte circa cento figuranti seguiti da uno stuolo di collaboratori (sarte, tecnici audio, video, luci) con l’apporto dello staff di refettorio del convento.
Un’attenta regia, quella di fra Simone Giampieri –ritornato per l’occasione a Treia dalla repubblica di San Marino- è stata alla base del successo. “Ogni volta –rivela padre Simone- apporto implementazioni al testo, e pure stavolta fino all’ultimo”. Un testo che solleciterebbe –extrema ratio- l’attenzione del Sant’Uffizio considerato che il regista si è ispirato al ‘Vangelo’ di Maria Valtorta: la notissima mistica toscana, morta a 64 anni nel 1961 a Viareggio e sepolta nella cappella della Ss. Annunziata a Firenze. Il processo di beatificazione richiesto dall’Ordine dei Servi di Maria, cui la mistica apparteneva, è stato bloccato dai vescovi toscani. Come noto i numerosissimi scritti della Valtorta (cui la fama peraltro sta crescendo con sempre nuove pubblicazioni) sono stati messi all’Indice, seppure eminenti teologi non abbiamo riscontrato dissonanze con la ortodossia del credo cattolico. In effetti la Passione treiese non si è discostata di molto da quella tradizionale seppure gli spietati flagellatori di Gesù siano stati indicati come ebrei, secondo la ‘visione’ della Valtorta, e non romani. I quali, di contro, sono visti abbastanza compassionevoli nei confronti del condannato sopratutto nella figura del centurione, interpretato dallo stesso padre Simone e in quella di Ponzio Pilato (un sorprendente Maurizio Verdenelli ha sostituito l’ex assessore comunale Michele Bruschi stavolta nei passi dell’apostolo Tommaso) nei reiterati tentativi di salvare il condannato del cui ‘omicidio’ non vuole assolutamente prendere parte.
Il Cristo è stato ancora una volta Gianluca Capomagi che ha dovuto necessariamente tagliare qualche pelo bianco della ‘convincente’ barba per rendersi ancora più credibile nel ruolo del più celebre trentatreenne della storia del Mondo. A portare carisma e il peso di una recitazione professionale nel bel cameo del sacerdote Anna, è stato Fabio Macedoni (già vicesindaco, già capo di gabinetto del Presidente della Provincia, attuale docente di Francese e magna pars della compagnia ‘Valenti’ di Treia). Brava ed impegnata pure e soprattutto nell’organizzazione, suor Lucia Stacchio, commentatrice, anello di congiunzione tra Cingoli e Treia in questa coproduzione, ormai un cult nel pur ricco panorama delle suggestive rievocazioni storiche del ‘Venerdì santo’ nel Maceratese.
(foto di Nerio Ceccherini e Pro Treia)
Tutti i partecipanti:
Gesù
Ginaluca Capomagi
Pietro
Leonardo Lausdei
Giovanni
Claudio Compagnucci
Giacomo di Zebedeo
Iginio Bianchi
Simone Zelota
Dino Branchesi
Giacomo d’Alfeo
Adriano Lancioni
Giuda Taddeo
Oriano Pallotta
Tommaso
Michele Bruschi
Filippo
Lino Marinelli
Bartolomeo
Mario Cingolani
Matteo
Marco Balestra
Andrea
Damiano Rapaccini
Giuda Iscariota
Maurizio Biagetti
Capo delle guardie ebree
Tiziano Oncini
Malco
Giordano Sacchi
Guardia I
Carlo Paoli
Guardia II
Fabio Mazzuferi
Anna
Fabio Macedoni
Caifa
Fr Danilo Beciani
Giuseppe d’Arimatea
Giampaolo Zamponi
Sacerdote I
Fr Ignazio Faraci
Sacerdote II
Claudio Paolini
Sacerdote III
Gaetano Casale
Sacerdote IV
Luciano Angeletti
Accusatore I
Fr Rudy Fraticelli
Accusatore II
Fr Luciano Genga
Serva I
Raffaella Virgili
Serva II
Sr Veronica Ceccherini
Pilato
Maurizio Verdenelli
Centurione
Fr Simone Giampieri
Soldato romano I
Matteo Cardoni
Soldato romano II
Paolo Mennichelli
Soldato romano III
Daniele Farace
Soldato romano IV
Daniele Sbaffi
Soldato romano V
Andrea Marsili
Soldato romano VI
Alessandro Coluccini
Soldato romano VII
Gianluca Gagliardini
Barabba
Stefano Germani
Ancella I
Lucia Giampieri
Ancella II
Sara Gentiletti
Erode
Marco Burini
Erodiade
Debora Petrella
Paggetto
Alessandro Paolini
Cortigiana I
Elena Borri
Cortigiana II
Virginia Ceccherini
Maria
Carla Ciciliani
Simone di Cirene
Giorgio Gasparrini
La Veronica
Elisa Seghetti
Ladrone buono
Alessandro Zamponi
Ladrone cattivo
Aldo Tartari
Narratori
Maria Luisa Buccolini
Simona Dottori
Sr Lorella Mattioli
Regista
Fr Simone Giampieri
Scenografia
Sr Giovanna Salvatori
Service
Homeless
Luci e audio
Sr Lucia Stacchio
Giorgio Togni
Lorenzo Giorgetti
Paolo Salvatori
Alberto Salvatori
Costumi
Sr Veronica Ceccherini
Monica Antinori
Lucia Renzi
Enrichetta Maurilli
Pina Pierantonelli
Monica Palmucci
Gabriella Maurilli
Marina Giannangeli
Tiziana
Palchi e servizio d’ordine
Confraternita SS.mo Crocifisso e comitato festeggiamenti
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