Giunge alle fasi cruciali il progetto “Arredo Casa Zampini di Ivo Pannaggi” che gli studenti del liceo artistico “G. Cantalamessa” di Macerata stanno svolgendo in quattro annualità, dall’anno scolastico 2014/15 al 2017/18. Si tratta di un progetto interdisciplinare che coinvolge tutte le sezioni dell’istituto e che, oltre alle finalità didattiche e formative proprie della scuola, vuole contribuire al lavoro di documentazione e ricostruzione storica della figura di Ivo Pannaggi, uno degli artisti maceratesi più importanti e noti del secolo scorso.
Nell’anno 1925 l’industriale Erso Zampini (1884–1957), proprietario di industrie conciarie e di distillerie, affidò ad Ivo Pannaggi l’incarico di progettare e realizzare, con ampia libertà ideativa ed esecutiva, l’arredamento della sua casa ad Esanatoglia. Il giovane Pannaggi (1901–1981), pittore, architetto, artista eclettico e poliforme (e sempre “d’avanguardia”, cioè vicino alle correnti artistiche europee più avanzate del suo tempo), si mise all’opera basandosi sulle tendenze stilistiche del movimento futurista. La realizzazione del progetto non fu semplicissima. Alcuni mobilifici si rifiutarono di costruire i diversi mobili a causa della loro “stravaganza”: il titolare di uno di questi affermò che quelli “non sarebbero stati mobili ma strane bizzarrie che avrebbero nociuto alla serietà della sua industria”.
L’arredo completo della casa fu comunque portato a termine nel 1926. Erano quattro ambienti la cui progettazione era guidata dalla funzione psicologica rispetto alle funzioni d’uso; “ogni camera ha un carattere diverso a secondo dell’uso al quale è destinata” scriveva lo stesso Pannaggi. Si trattava soprattutto di una delle prime testimonianze di arredamento futurista per gli interni di una casa di abitazione, in cui tutto era costruito con linee e forme nuovissime per l’epoca. Il suo carattere fortemente innovativo era sottolineato dalle parole dell’artista ne “La Fiera Letteraria” del 24 luglio 1927: “Esistono già molti ambienti futuristi, sale di ritrovo, hall di alberghi, ecc., ma il vero appartamento di abitazione, dove gli ambienti servano ad uno scopo determinato e dove si abiti in permanenza, non era stato prima di oggi costruito”. Attualmente l’opera originale non è più completa: uno degli ambienti, la “Sala per radioaudizioni”, è andato perduto, gli arredi dell’anticamera sono ai Musei Civici di palazzo Bonaccorsi a Macerata, mentre gli ambienti superstiti ad Esanatoglia non sono sempre visitabili, essendo la casa privata e chiusa per gran parte dell’anno.
Il progetto scolastico del Liceo Artistico “Cantalamessa” consiste nella ricostruzione fedele dell’intero arredo, ed è nato dalla volontà di far rivivere l’originale progettualità dell’artista maceratese; dapprima attraverso l’approfondimento degli aspetti storici e culturali che sono alla base dell’opera e poi con una rievocazione precisa e puntuale del percorso ideativo e laboratoriale che conduce alla realizzazione concreta dell’arredamento. In questo anno scolastico gli allievi impegnati nel progetto sono quelli delle classi 3^A – 4^A – 4^B – 4^C – 4^D – 5^A – 5^B – 5^C – 5^D. Gli studenti della sezione Architettura e Ambiente, insieme ai loro insegnanti, hanno provveduto ad un’iniziale ricerca storica e fotografica, quindi alla produzione dei disegni esecutivi, poi alla realizzazione di modelli in scala (in legno e in PLA con la nuova tecnologia della stampa tridimensionale) e quindi alla costruzione in scala 1:1 di tutti i mobili della Camera da pranzo. Quest’ultima è corredata da servizi di piatti e bicchieri, realizzati in terracotta e decorati con la tecnica del soprasmalto al secondo fuoco dalle classi della sezione Arti Figurative. La sezione Design della moda ha provveduto inoltre alla realizzazione dei tendaggi presenti nella stessa sala e delle tovagliette “all’americana”, ugualmente ispirate allo stile di Ivo Pannaggi e del futurismo. Alla sezione Audiovisivo e Multimediale è stato infine assegnato il compito della documentazione fotografica e filmica delle attività, documentazione che, oltre a fungere da supporto didattico per i futuri studenti, potrà essere utilizzata per presentare e spiegare il lavoro svolto in occasione degli eventi inaugurativi e per accompagnare i manufatti che verranno esposti.
L’attività si sta svolgendo, oltre che attraverso l’impegno degli insegnati delle diverse sezioni dell’istituto, anche grazie ad alcuni significativi apporti esterni. Innanzitutto Luigi Ricci, curatore dell’archivio Pannaggi; quindi il Centro Studi intitolato all’artista, nella figura del direttore Gabriele Porfiri. Più volte ha inoltre visitato i laboratori della scuola Marco Pannaggi, figlio dell’artista, che ha seguito con interesse il lavoro degli studenti. Va ricordata infine la preziosa collaborazione fornita dalla Fondazione Carima, sempre vicina e fattivamente partecipe alle iniziative formative e culturali del nostro territorio. Per maggio è prevista la conclusione del primo ambiente completo della casa, ossia la camera da pranzo, che verrà istallata in una sala di Palazzo Ricci. La camera da letto verrà completata nel corso del prossimo anno scolastico, nel marzo 2017, mentre la consegna dell’anticamera e della sala per radioaudizioni, dunque la conclusione dei lavori programmati, si avrà nel marzo 2018, in modo da completare l’allestimento dell’intero arredo di casa Zampini a Palazzo Ricci.
A conclusione della prima fase del lavoro, è prevista l’organizzazione di una specifica manifestazione con l’inaugurazione dell’allestimento della suddetta camera da pranzo. La manifestazione si sta definendo nei suoi dettagli, e, aldilà della prevista partecipazione di importanti personalità del mondo dell’arte e della cultura, sarà senz’altro occasione per valorizzare l’attività didattica del Liceo, per ringraziare tutti quelli che hanno collaborato e per presentare alle istituzioni del territorio ed alla cittadinanza tutta il lavoro svolto, facendo “rivivere” una delle realizzazioni più innovative e oggi forse dimenticate di quel grande artista maceratese che è stato Ivo Pannaggi.
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