Processionarie, il Comune mette mano al problema. Dopo la schiusa precoce dei nidi dagli alberi dei pini, le numerose segnalazioni di cittadini e alcuni casi di intossicazione come quello di di Pablo, il cane che ha rischiato di morire dopo essere entrato in contatto con uno degli insetti (leggi l’articolo) gli uffici competenti hanno effettuato il monitoraggio delle aree di proprietà comunale. In particolare sono state controllate le zone con significativa presenza di alberi sensibili al fitofago (la processionaria danneggia il verde delle piante su cui nidifica ndr), e provveduto ad attivare la raccolta dei rami con i nidi, iniziando dalle zone adiacenti alla chiesa Madre di Dio, proseguendo poi al Sasso d’Italia (molto frequentato dai cani), nonché il monitoraggio su altri alberi pubblici. Durante le ricognizioni sono stati inoltre rilevati nidi su alberi di proprietà privata. E’ stata emessa un’ ordinanza per il contenimento del lepidotero a salvaguardia della salute pubblica. Va ricordato che per legge, la disinfestazione della processionaria del pino nella aree private è a cura e spese dei proprietari e dei conduttori delle piante infestate. Si raccomandano ai proprietari di animali di effettuare una vigilanza più assidua sulla presenza di eventuali “processioni”, al fine di evitare che gli animali (cani o gatti) entrino in stretto contatto con le larve a terra. Per maggiori informazioni sulla biologia e lotta all’insetto, si rimanda al link del servizio fitosanitario regionale.
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